Non cessano le proteste in Bielorussia contro l'eterno presidente Lukashenko che chiede aiuto a Mosca
La Russia ha espresso grande sostegno al presidente bielorusso Alexander Lukashenko dopo settimane di proteste dell'opposizione. Sono stati intensificati i contatti ufficiali con promesse di difendere l'alleanza dei vicini ex sovietici. Le diplomazie dei due paesi stanno operando di concerto tanto che il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha accolto a Mosca il suo omologo bielorusso Vladimir Makei.
Il teorema delle potenze estere che cercano di togliere Minsk dalla sfera di Mosca
"Vorremmo rispondere con fermezza a qualsiasi tentativo di coloro che cercano di influenzare la situazione in Bielorussia, coloro che cercano di strappare la Bielorussia alla Russia con goffi tentativi di seduzione orchestrati già da anni e che puntano a minare le basi dello stato sociale": ha detto Lavrov nella conferenza stampa successiva all'incontro.
Sciopero dei giornalisti
Intanto l'opposizione bielorussa oltre ad aver sostenuto lo ``sciopero dei giornalisti affianca al Consiglio di coordinamento alcune figure dell'opposizione del partito `` Insieme '' fra cui la leader di 'Vmeste' Maria Kolesnikova che punta a un programma preciso: "Abbiamo gli stessi obiettivi; il primo è la libertà per ogni persona detenuta in Bielorussia, per ragioni politiche. Secondo dobbiamo investigare sulla violenza che ha investito la Bielorussia durante le ultime 3 settimane. E vogliamo nuove elezioni".
La protesta continua
L'ultima di tre enormi marce di protesta si è tenuta nel fine settimana con la partecipazione di oltre 100.000 persone. Martedì la polizia aveva ancora represso le manifestazioni studentesche, arrestando 128 persone.