Lukashenko, la guerra ibrida e le signore in bianco che contestano il suo pugno di ferro

Lukashenko, la guerra ibrida e le signore in bianco che contestano il suo pugno di ferro
Diritti d'autore Dmitri Lovetsky/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Paolo Alberto Valentieuronews
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Il presidente bielorusso non accetta il dialogo con l'opposizione ed apre al sostegno di Mosca mentre le donne di Minsk si legano in una catena umana di protesta

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Decine di donne hanno costituito una catena di solidarietà in Piazza Indipendenza a Minsk, in opposizione all'inasprimento delle misure di polizia e contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Con abiti bianchi e le mani legate da nastri bianco, le donne hanno formato una catena davanti alla Chiesa dei Santi Simone ed Elena per protestare contro le violenze della polizia.

Nell'ultima riunione di gabinetto del governo Lukashenko ha reso la sua versione dei fatti parlando di guerra  ibrida contro la Bielorussia. "Come posso descriverla altrimenti? - si è affrettato a precisare l'inossidabile presidente bielorusso -  I mass media e la sfera dell'informazione sono stati coinvolti in questa lotta . E' iniziato il gioco al massacro diplomatico contro di noi, anche ai più alti livelli".

L'opposizione non si arrende

L'attivista Maria Kolesnikova, fra le figure di spicco dell'opposizione a Lukashenko, resta determinata nell'azione di smascherare le elezioni truccate vinte per la sesta volta dal presidente in carica. E' triste che il presidente Lukashenko, che ha più volte dichiarato di non volere ingerenze esterne negli affari del paese stia invitando dei funzionari russi ad operare in territorio della Bielorussia - ha spiegato la coordinatrice del fronte di opposizione - questo per noi è un segno che Lukashenko ha paura della sua gente e non è in capace di ascoltare i bielorussi e capire i nostri problemi" .

Un leader che vive di tempo preso a prestito

Il leader bielorusso, che governa ininterrottamente il paese dal 1994, ed ha recentemente sottovalutato la pandemia dicendo che si poteva curare con la vodka,  ha liquidato i manifestanti come burattini manovrati dall'occidente. Putin era stato relativamente cauto nel sostegno a Lukashenko ma intanto adesso la Russia decide di sostenere apertamente la vecchia nomenclatura e il suo leader che buona parte del popolo non sopporta più.

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