Un altro caso Floyd ma in Belgio: video choc della violenza dei poliziotti

Un altro caso Floyd ma in Belgio: video choc della violenza dei poliziotti
Diritti d'autore Charleroi Police CCTV via AP
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Di Stefania De Michele
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Violenza della Polizia, un uomo muore dopo essere stato brutalizzato dagli agenti all'aeroporto di Charleroi. Il video diffuso dalla famiglia

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Il video risale alla notte tra il 23 e il 24 febbraio 2018: un gruppo di poliziotti immobilizza un uomo, gli mette anche una coperta sulla testa, un agente si siede su di lui per 16 minuti mentre un'altra poliziotta si cimenta nel saluto nazista.
Il trentottenne slovacco, brutalizzato nel video. è morto pochi giorni più tardi.
Le immagini, che sembrano tratte dal film di Kubrick 'Arancia Meccanica', sono state diffuse di recente dalla vedova dell'uomo, nelle more di una giustizia troppo lenta per il dolore della famiglia. Come nel caso di George Floyd, la vicenda scuote l'opinione pubblica.

Due anni dopo, la diffusione del video: "Per avere la verità"

Ann Van De Steen, avvocato della vedova, spiega le ragioni della diffusione del video a due anni e mezzo dalla vicenda: "La mia cliente vuole sapere cosa è successo, cosa ha causato la morte del marito - dichiara l'avvocato della vedova - perché nel video è evidente l'aggressione dei poliziotti"

Jozef Chovanec stava per imbarcarsi su un volo per Bratislava quando è stato fermato dagli agenti e messo in cella. Era agitato, è la versione dei fatti della Polizia.
Dopo diverse ore di isolamento, il 38enne aveva cominciato a sbattere la testa contro il muro, è in questo momento che i Poliziotti sono intervenuti.
Il caso, divenuto mediatico, è stato un nuovo sisma per la Polizia belga.

Il sisma all'interno della Polizia belga

André Desenfants, vicecomandante della polizia federale belga: "Quello che mi ha scioccato sono state le immagini che ho visto e di cui non ero a conoscenza. Non mi sottraggo mai alle mie responsabilità. Non mi dimetto. Ho chiesto che il mio mandato sia temporaneamente congelato perché mi sento impedito ad esercitarlo, soprattutto per la fuga interna di informazioni".

"Alla polizia federale è stato chiesto di fare chiarezza sulla vicenda e di condurre un'indagine disciplinare in parallelo con l'inchiesta giudiziaria in corso", ha detto il portavoce del ministro dell'Interno Pieter De Crem.

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