Sondaggio: più di metà italiani ha dubbi sulla UE, ma ben vengano gli aiuti europei

Sull'Unione l'ombra dell'euroscetticismo
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Di Euronews
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Il "paradosso Italia" in un sondaggio condotto da euronews e dalla società di consulenza Redfield & Wilton Strategies: quasi un intervistato su tre pronto a lasciare l'Unione. Ma oltre 6 su 10 vogliono "più Europa" nelle politiche sanitarie

Politiche nazionali e gestione della pandemia: italiani divisi

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Quasi un cittadino su tre pronto a lasciare l'Europa e convinto che l'appartenenza all'Unione abbia giocato un ruolo negativo nella gestione della pandemia. Con oltre il 60%, che ritiene però necessaria "più Europa" sulle politiche sanita rie. E' il paradosso italiano che emerge da un sondaggio su pandemia e percezione delle istituzioni, condotto da euronews e dalla società di consulenza Redfield & Wilton Strategies. La Germania, tra i quattro paesi presi in considerazione, quello più nettamente soddisfatto delle politiche nazionali per il contrasto della crisi sanitaria. Praticamente spaccata in due l'Italia, con le bocciature che superano le approvazioni di appena due punti percentuali.

Italiani e Unione Europea: quasi uno su tre vuole uscire, uno su quattro non sa

Interessante il caso della Spagna, dove più evidente è la correlazione tra il giudizio negativo sulle politiche adottate e una "voglia d'Europa", seconda solo a quella della Germania. In Italia, invece, in caso di referendum sulla permanenza nell'Unione, il 43% voterebbe sì, ma il 31% opterebbe per l'uscita e ben il 26% non ha un'opinione.

"Bruxelles ci aiuti" (ma non ci intralci): il "paradosso Italia"

Numeri che si riflettono anche sulla valutazione dell'impatto dell'appartenenza all'Unione nella gestione della crisi: effetti positivi o molto positivi per un terzo degli intervistati, negativi per poco più di uno su tre e praticamente uno su quattro agnostico. Confermando le tendenze emerse dagli altri quesiti la palma della soddisfazione va alla Spagna, che non solo - con il 57% stacca di ben dieci punti la Germania -, ma a larghissima maggioranza, quasi l'80%, si dice convinta della necessità di "più Europa" nelle politiche sanitarie. Sulla stessa linea, oltre 6 italiani su 10: un dato sorprendente e in apparente contrasto con l'elevato tasso di euroscettici e insoddisfatti dell'impatto dell'appartenenza all'Unione nella gestione della crisi sanitaria. Numeri che fanno riflettere sulla percezione dell'Europa da parte degli italiani. Che a Bruxelles sembrano guardare per reclamare aiuto, ma che - ancora in tanti - continuano a percepire come entità vaga e lontana, se non addirittura limitante.

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