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Hamas e al-Fatah si riavvicinano: "No all'annessione israeliana"

Hamas e al-Fatah si riavvicinano: "No all'annessione israeliana"
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Di euronews
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Conferenza stampa congiunta a Ramallah per proclamare l'opposizione al piano israelo-statunitense che cancella le speranze di un vero Stato palestinese

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L'annunciata annessione unilaterale da parte di Israele delle colonie ebraiche nei Territori palestinesi in Cisgiordania e nella Valle del Giordano ha riavvicinato al-Fatah e Hamas, i due principali movimenti politici palestinesi da tempo in conflitto.

In una rara conferenza stampa congiunta, Jibril Rajub, dirigente di Fatah e Saleh al-Arouri di Hamas, collegato da Beirut, hanno promesso ogni sforzo per "garantire l'unità nazionale" e scongiurare il piano elaborato congiuntamente da Tel Aviv e Washington.

"L'annuncio dell'annessione rappresenta un colpo di grazia alla prospettiva di uno stato palestinese ed equivale a una dichiarazione di guerra nei nostri confronti. Oggi siamo di nuovo riuniti, Fatah, Hamas e tutti gli altri, per prendere le decisioni necessarie a contrastare l'occupantre, che resta il nostro nemico", ha detto Rajub.

Alla conferenza, via internet, ha partecipato anche il leader della Lista Araba Unita al parlamento israeliano Ayman Odeh, che per questo è stato attaccato dal partito del premier Netanyahu. Quest'ultimo, che aveva promesso per il 1. luglio l'inizio dell'iter per l'annessione, dopo aver sollevato reazioni negative anche tra i paesi amici di Israele, si mostra disposto a tempi più lenti.

Anche Benny Gantz, il principale alleato di Netanyahu che dovrebbe diventare premier nel novembre 2021, ha sollevato obiezioni sui tempi, chiedendo una pausa fino alla fine della pandemia da coronavirus e dicendosi favvorevole a una più ampia consultazione con tutte le parti coinvolte.

Mentre non si fermano le proteste in tutta la Palestina, l'intero piano di annessione pare vacillare. Una petizione firmata da quasi 300 ex ufficiali del Mossad e della polizia ammonisce sul rischio che la decisione unilaterale faccia scoppiare reazioni a catena che potrebbero portare al collasso dell'Aurtorità nazionale palestinese e al ritorno della completa occupazione israeliana della Cisgordania.

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