Bielorussia: proteste a Parigi e appoggio francese contro Lukashenko

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Diritti d'autore Andrei Vaitovich
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Di Cristiano Tassinari
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La polizia bielorussa, negli ultimi giorni, ha arrestato in totale almeno 140 persone, tra cui di Viktar Babaryka, principale antagonista del presidente Aleksandr Lukashenko, che con le elezioni del 9 agosto va a caccia del suo sesto mandato consecutivo. Come? Eliminando politicamente gli avversari

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Anche la Francia si mobilita. Proteste a Parigi in sostegno della Bielorussia.

Secondo l'organizzazione per i diritti umani Wyasna, la polizia bielorussa, negli ultimi giorni, ha arrestato in totale almeno 140 persone, tra cui Viktar Babaryka, da vent'anni alla guida di Belgazprombank, filiale bancaria del colosso energetico russo Gazprom e principale avversario del presidente Aleksandr Lukashenko (65 anni), scatenando violente proteste contro il governo a Minsk, la capitale, e in altre città del paese ex sovietico.

Aria di repressione, in Bielorussia.

Babaryka in testa ai sondaggi

Secondo il sito Eastjournal.net, quattro diversi sondaggi online, condotti tra il 20 e il 26 maggio, davano Babaryka in testa alle preferenze dei bielorussi, con risultati tra il 49% e il 56%; un quinto sondaggio lo vedeva secondo con il 32%, dietro un altro candidato indipendente, il blogger Syarhei Tsikhanouski. Gli stessi sondaggi danno il sostegno a Lukashenko tra l’1% e il 6%.

Lukashenko ci prova per la sesta volta, eliminando politicamente gli avversari

Un banner pubblicitario ricorda le elezioni del 9 agosto 2020.

I manifestanti antigovernativi chiedono la partecipazione dei leader dei partiti dell'opposizione alle elezioni presidenziali del 9 agosto, nelle quali Lukashenko va a caccia del suo sesto mandato consecutivo, dal 1994.

La Commissione elettorale bielorussa, infatti, ha autorizzato finora 15 candidati alla raccolta delle firme, mentre ne ha respinti altri, compresi il già citato blogger Syarhey Tsikhanouski e uno dei leader dell'opposizione, Mikalay Statkevich, che erano stati incarcerati a seguito delle proteste post-elettorali del 2010.

Una catena umana a Minsk

Dopo l'arresto di Viktar Babaryka, il 18 giugno scorso, una catena umana di protesta - lunga 3 km e ha cui hanno partecipato almeno 2.000 persone- ha attraversato tutta Minsk.

Con l’arresto di Babaryka, Lukashenko ha affermato di aver sventato un tentativo di fomentare la rivoluzione da parte di forze “dell’est e dell’ovest” intente a destabilizzare la Bielorussia.

François Croquette, Ambasciatore francese per i diritti umani, ha partecipato alla manifestazione pro-libertà in Bielorussia che si è tenuta presso la Toour Eiffel a Parigi.

"Portiamo un messaggio di sostegno e di solidarietà del governo francese. Abbiamo notizia di diversi candidati alle elezioni presidenziali arrestati e a cui è vietato esprimersi, giornalisti a cui è stato impedito di svolgere il loro lavoro e semplici cittadini arrestati per aver semplicemente esercitato la loro libertà di manifestare".
François Croquette
Ambasciatore francese per i Diritti Umani
L'intervento di François Croquette a Parigi.

Quali rapporti tra Europa e Bielorussia?

Come ci ricorda Andrea Zambelli su Eastjournal.net, l’Unione Europea, importante sponda per Lukashenko e per una Bielorussia nella morsa di Putin, ha da poco firmato un accordo per la facilitazione dei visti e un accordo di riammissione con la dittatura post-sovietica, che entreranno in vigore il 1° luglio 2020.
Nel 2019 sono stati quasi 650.000 i cittadini bielorussi, su un totale di 9,5 milioni, che hanno fatto domanda per un visto Schengen. La tariffa per un visto per l’UE scende così da 80 a 35 euro.

Le prospettive per la Bielorussia, tra il voto e il virus

Sempre secondo Eastjournal.it, la repressione dell’opposizione arriva mentre Lukashenko affronta forse la più grande sfida di sempre al suo potere dal 1994. La Bielorussia ha uno dei più alti tassi di infezione in Europa per Coronavirus, che Lukashenko ha respinto come una “psicosi di massa“, ignorando gli appelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a istituire misure di distanziamento sociale.

Lukashenko ha anche rifiutato un prestito agevolato di 940 milioni di dollari del Fondo Monetario Internazionale per sostenere la ripresa economica. La Banca Mondiale prevede che l’economia bielorussa si contrarrà del 4% quest’anno a causa della pandemia.

Risorse addizionali per questo articolo • eastjournal.net

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