Covid-19, Svezia: tutto aperto e nessun lockdown. Ma l'economia non si è certo salvata, anzi...

La gente cammina lungo la principale via dello shopping a Stoccolma, 25/03/20
La gente cammina lungo la principale via dello shopping a Stoccolma, 25/03/20 Diritti d'autore AP Photo/David Keyton, File
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Di Per Bergfors Nyberg
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Il PIL subirà un forte calo. Gli esperti: "Il governo avrebbe dovuto fare di più e più in fretta"

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Negozi e ristoranti aperti, persone in giro per le strade e nessun lockdown durante la pandemia. Le autorità svedesi raccomandano semplicemente di lavarsi le mani e restare a casa, se ci si sente male

Ma l'agenzia per la salute pubblica nega che questa strategia sia stata presa per salvare posti di lavoro. "Da epidemiologo non penso che questo protegga l'economia svedese", spiega ai nostri microfoni Anders Tegnell. 

Ma in un'economia globale interconnessa, l'impatto finanziario del coronavirus si fa sentire ovunque. Quest'anno il PIL della Svezia dovrebbe subire un forte calo e mai prima d'ora così tanti svedesi avevano perso il lavoro. "La Svezia è davvero un Paese molto dipendente dalle esportazioni", dichiara Anna Hallberg, Ministro del Commercio Estero e degli Affari Nordici. "Il 50% del nostro PIL proviene dalle esportazioni. E in particolare, dipendiamo dal mercato unico. Quando questo non funziona così bene, come durante una crisi, ovviamente subiamo un duro colpo".

Il governo avrebbe dovuto fare di più e più in fretta

Anche se la Svezia è rimasta relativamente aperta durante la pandemia di coronavirus, l'economia ha subito una forte flessione. I critici dicono che il governo avrebbe potuto fare di più "Penso che in realtà avrebbero dovuto essere molto più veloci nell'agire", dice l'economista Andreas Wallström. "E anche andare un po' più verso le aziende, ad esempio accollandosi parte dei loro costi, per salvare l'economia sul lungo periodo".

Un settore che ora sta lottando per sopravvivere è l'industria del turismo. Harriett Johansson, proprietaria di un negozio di souvenir nel quartiere della Città Vecchia di Stoccolma, dice di aver perso il 90% del suo reddito, a causa delle restrizioni. "Ho messo così tante energie per così tanto tempo in questo lavoro, a volte senza avere neanche uno stipendio per me", spiega la donna a Euronews. "Quindi si lavora molto, per un salario orario non così alto".

Affinché il negozio di Harriett sopravviva, i turisti devono tornare. Ma con il tasso di mortalità del coronavirus in Svezia che è molte volte superiore a quello degli altri Paesi nordici, alcuni politici vicini hanno espresso preoccupazione. Il governo svedese spera però che i confini della regione riaprano presto.

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