Covid-19: in Svezia la linea "morbida" potrebbe avere le ore contate

Covid-19: in Svezia la linea "morbida" potrebbe avere le ore contate
Diritti d'autore Andres Kudacki/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Aperitivi, abbracci, passeggiate sotto il sole primaverile. Le immagini che arrivano dalla Svezia in piena pandemia di coronavirus sembrano cronache marziane. Ma potrebbe esserci presto un cambio di rotta del governo

PUBBLICITÀ

Giovani che prendono l'aperitivo, famiglie che si godono la primavera nei parchi, gente a passeggio nei centri storici. Sembra che arrivino da Marte e non dalla Svezia le immagini dal Paese nordico, nei giorni in cui la maggior parte dei cittadini europei è blindata in casa per sfuggire al coronavirus.

Tuttavia i numeri dell'infezione in Svezia sono in crescita. Il Paese, che conta 10milioni e 300mila abitanti, ha superato i 6400 contagi e i 370 morti. In un'intervista al quotidiano Dagens Nyheter, il premier Stefan Löfven ha ammesso che bisogna "prepararsi a migliaia di vittime".

Per questo il governo sta lavorando a nuove misure restrittive che possano contenere l'emergenza. Secondo la tv nazionale SVT i provvedimenti verranno sottoposti al vaglio del parlamento.

La linea dell'esecutivo svedese fino ad oggi è stata quella della responsabilità individuale, con invitation ad evitare assembramenti di più di 50 persone e visite nelle case di cura, e a privilegiare il telelavoro.

Scuole superiori e università sono state chiuse, si fa lezione on line, ma gli esercizi commerciali sono rimasti aperti. E se agli ultrasettantenni è stato raccomandato di non uscire, la maggior parte della popolazione non ha rinunciato a fare vita sociale.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Covid-19: l'eccezione svedese non farà piacere all'Europa

Covid-19: in Svezia fortemente colpiti gli immigrati

Svezia: uomo polacco ucciso davanti al figlio di dodici anni per aver rimproverato dei ragazzi