Covid-19, India: disoccupazione al 27%, una bomba pronta ad esplodere

Covid-19, India: disoccupazione al 27%, una bomba pronta ad esplodere
Diritti d'autore R S Iyer/AP
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Di Gioia Salvatori
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Con milioni di lavoratori in nero la situazione potrebbe essere ben peggiore; il confinamento è iniziato il 24 marzo ed è stato prolungato fino a fine maggio, in 24 ore oltre 5200 nuovi contagiati

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Sono passati esattamente due mesi da quando il primo ministro indiano Narendra Modi ha citato il coronavirus per la prima volta, invitando tutti gli indiani 1, 3 miliardi di persone, a stare a casa dal 24 marzo. 

Oggi il Paese è il più colpito dell'Asia con oltre 3000 morti a causa del coronavirus e nell'ultima comunicazione, una crescita record di nuovi contagi: oltre 5200 in 24 ore. I casi totali sono ormai oltre 96mila. Le più colpite sono le grandi città, Mumbai in primis: un terzo dei casi si registra nello stato occidentale di Maharashtra che ospita Mumbai appunto, seguito da Tamil Nadu, Gujarat e Delhi. Preoccupa la tenuta sanitaria del Paese che ha dedicato alla sanità non più dell'1,5 % del Pil e che conta circa 70mila posti di terapia intensiva. Tuttavia le previsioni più fosche immaginavano fino a mezzo milione di contagiati e, sebbene lo screening attraverso i test sia limitato, i numeri degli attuali positivi sembrano divergere dallo scenario più crudele. 

Confinamento fino al 31 maggio, è la quarta proroga

Il confinamento, vista la drammaticità della situazione, è stato prolungato fino al 31 maggio: niente voli, niente scuole, soprattutto niente lavoro. 

Si stima ormai che il tasso di disoccupazione sia salito al 27 %, in India dal 2006 al 2016 210 milioni sono uscite dalla povertà in un baleno tutti i progressi potrebbero essere cancellati. Secondo le previsioni il Pil cadrà del 10 % a fine anno.  

Centinaia di migliaia di lavoratori in nero (si stima che l'economia informale impieghi l'80 % dei lavoratori) in un Paese in cui i diritti sono per pochi, hanno lasciato le grandi città per tornare a casa in aree rurali in una sorta di esodo biblico, una bomba sociale pronta ad esplodere. Parliamo di migranti interni: 16 di loro sono anche morti travolti da un treno mentre camminavano lungo i binari per tornare a casa. Una volta rientrati, inoltre, sono stati guardati con sospetto per la paura del contagio. 

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Medical staff check residents at a COVID-19 random testing outside a slum in Mumbai on May 18, 2020. (Photo by INDRANIL MUKHERJEE / AFP)AFP or licensorsINDRANIL MUKHERJEE
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