Milano, Venezia, Roma si specchiano nei cieli tersi e nelle acque limpide della pandemia

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Di Paolo Alberto Valenti
Milano, Venezia, Roma si specchiano nei cieli tersi e nelle acque limpide della pandemia
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L'Italia della primavera 2020 non lo scorderemo mai e non solo perchè la deserta Milano riscopre le sue vie d'acqua e progetta decine di chilometri di nuove piste ciclabili per far scendere insieme alla curva dell'epidemia quella dell'inquinamento.

L'assenza delle attività umane compie anche il miracolo in laguna e consente a Venezia di specchiarsi nel cielo e nei canali dove ritorna una vita marina che si immaginava del tutto perduta con una insospettabile biodiversità.

Anche la capitale in preda alla pandemia ritrova dal letto del Tevere il solco che ha proiettato la città verso il mare mentre guardando in alto è apparsa l'ultima esibizione delle Frecce tricolori per il 25 aprile più inconsueto di tutti, con i jet che hanno colorato il silenzio irreale di tutto il cielo di Roma.

Si tratta di una delle poche consuetudini mantenute anche durante l’emergenza sanitaria che ha invece impedito le regolari cerimonie annullandole o riducendone all'essenzialità della loro celebrazione.

Come da tradizione dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, hanno volato sulla capitale per una ventina di minuti spuntando dal tetto dell'Altare della Patria. Per la prima volta i romani hanno potuto seguire le evoluzioni solo dai propri balconi e non dalle strade del centro.