La nave è approdata a Toulon, i circa 1900 marinai della portaerei e delle fregate di accompagnamento sono stati fatti sbarcare. Venti sono ricoverati, uno in rianimazione. Polemiche per la gestione del contagio a bordo
La portaerei francese Charles De Gaulle si è trasformata in una bomba biologica, uno di peggiori focolai di coronavirus nell'esagono. Ben 668 marinai, pari un terzo dell'equipaggio, infatti, ha contratto la malattia. Come è ancora ignoto. La nave è approdata a Toulon nel sud della Francia domenica sera 20 marinai sono ricoverati e uno è in terapia intensiva. Gli altri si trovano in quarantena in diversi siti del sud della Francia; i marinai sono monitorati se peggiorano vengono portati immediatamente all'ospedale militare.
I marinai sbarcati da portaerei e fregate di accompagnamento, sono circa 1900 chi non è all'ospedale si trova in quarantena in diversi siti del sud della Francia. La marina prova a salvare il salvabile ma la gestione della pratica è dubbia: a quanto pare diversi marinai presentavano sintomi che sarebbero stati sottovalutati. Al telefono la moglie di un membro dell'equipaggio racconta in anonimato che chi era a bordo è disgustato per come è stata gestita la situazione, "per non essere stato trattato in modo appropriato mentre era in missione".
Fatale la sosta a Brest?
La nave era in missione dal 21 gennaio ma ha fatto una sosta di due giorni a Brest a metà marzo e questa potrebbe essere stata fatale. In quell'occasione diverse persone sono scese e salite da e sulla nave.
La Charles de Gaulle è la seconda portaerei al mondo su cui è arrivato il coronavirus la prima è stata la statunitense Theodore Roosevelt con circa 600 militari positivi, la gran parte dell'equipaggio è stata fatta sbarcare a Guam.