Parla giapponese la guida Michelin 2020

Parla giapponese la guida Michelin 2020
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Di Alberto De Filippis

Ben 3 gli chef premiati, a vario titolo, dalla prestigiosa guida d'oltralpe

Kei Kobayashi è il primo chef giapponese ad aver ottenuto il massimo dei voti assegnati dalla Guida Michelin, ovvero le tre stelle. Il suo Kei Restaurant, aperto 9 anni fa nel centro di Parigi, poteva già vantare due stelle, ma la promozione è arrivata nel corso della presentazione della nuova edizione d'Oltralpe della guida nella capitale francese.

Kobayashi, che ha 42 anni ha ammesso durante la cerimonia di premiazione che il suo perfezionismo lo rende una persona difficile con la quale lavorare, ma che il rigore della cucina nipponica e il rispetto delle materie prime hanno trovato consenso.

Ma il Giappone non si ferma qui. Due stelle Michelin sono andate allo chef Kazuyuki Tanaka per il suo ristorante Racine a Reims e altrettante le ha guadagnate Yasunari Okazaki, chef del franco-giapponese Abysee au Pavillon Ledoyen di Parigi. Quest’anno in totale la guida ha segnalato 628 ristoranti stellati, quattro in meno rispetto allo scorso anno.

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