Benidorm tra divertimento e turismo eco sostenibile

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Di Cristina Giner
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Benidorm tra divertimento e turismo eco sostenibile

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Situata in una posizione privilegiata, Benidorm è una nota località balneare della famosa Costa Blanca, famosa per le sue spettacolari spiagge di sabbia dorata, il suo panorama e la frizzante vita estiva. Chiamata anche la Manhattan del Mediterraneo, è diventata un riferimento turistico in termini di sostenibilità e inclusione. Benidorm è la prima città spagnola con il certificato di destinazione turistica intelligente. Innovazione, accessibilità, trasformazione digitale consentono un migliore utilizzo di tutte le sue risorse. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

MOBILITA' SOSTENIBILE E TURISMO GREEN

La mobilità sostenibile è la chiave di svolta per una città che va da 180.000 abitanti a quasi mezzo milione in estate. Muoversi con un veicolo elettrico è un'ottima opzione. Benidorm ha circa dieci punti di ricarica per il rifornimento di energia pulita. Anche gli hotel non vogliono essere da meno in questa "rivoluzione verde", come ci spiega Mayte Garcia dell’Associazione Alberghiera. 

"Negli ultimi quattro anni, l'investimento negli stabilimenti alberghieri è stato di 300 milioni di euro. Questo ha permesso investimenti in termini di energia rinnovabile, macchinari più efficienti e migliore utilizzo delle risorse”, ci ha raccontato Mayte García Córcoles, Responsabile Prodotto dell’Associazione Alberghiera della Comunità Valenciana

Il 25% degli alberghi utilizza già l’energia rinnovabile. Questo hotel ha la più grande installazione fotovoltaica della zona. Si alimenta grazie all'energia solare. Costose infrastrutture che aiutano a ridurre i costi di consumo e l'impronta ecologica. Ma la sostenibilità non è tutto..per essere una destinazione smart serve anche altro. 

UNA CITTA' PER TUTTI

Sam Nottingham arriva dal Regno Unito. Da 15 anni, passa le sue vacanze a Benidorm. Ha scelto questo posto non solo per il clima caldo e le magnifiche spiagge. Ma anche perché, per chi come lui non può camminare e si muove su una carrozzella, qui è tutto molto semplice. "Adoro Benidorm. È molto facile muoversi, puoi andare ovunque, non è difficile spostarsi. Quando sono arrivato qui la prima volta molti marciapiedi non erano ancora molto pratici, ed era più difficile andare in giro. Ora le cose migliorano di anno in anno."

L'inclusione non è solo una questione di superamento delle barriere fisiche ma riguarda anche l'accesso alle informazioni. Quico Saval è un non vedente. Ha lavorato a stretto contatto con le istituzioni per creare mappe tattili per far conoscere la città a tutti: “È un diritto che tutte le persone possano godere di un posto, uno spettacolo o altro. La difficoltà nel visitare monumento arriva dal fatto che non potendo toccarlo a volte non ci si riesce a capire come è fatto esattamente. Ma in fondo noi abbiamo le risorse turistiche più importanti e tutte in rilievo in modo da poterci fare un'idea.”

DIVERTIMENTO E INCLUSIONE SOCIALE

Grazie alle nuove tecnologie, Quico ora può accedere alla storia di monumenti e ai luoghi turistici in 6 lingue semplicemente scansionando un codice. Nella parte vecchia, tutti possono godere del fascino di questo antico villaggio di pescatori, che oggi può essere percorso da un capo all'altro sulle due ruote. Grazie a una pista ciclabile di 80 km. Da Tossal de la Cala a Serra Gelada. Le biciclette elettriche consentono ai visitatori di scoprire una nuovo Benidorm. 

“Quando i turisti vedono quanto è facile e veloce muoversi in città, potendo parcheggiare la bici ovunque, allora noleggiano le due ruote per l'intero soggiorno. Non stanno nella spiaggia dell'hotel, ma si spostano lungo la costa. L'idea è di divertirsi in modo green, con impatto zero sull’ambiente", ci ha spiegato Sergio Ruiz, Proprietario di "Tao Bike"

Preservare il patrimonio culturale e naturale in modo sostenibile e inclusivo è il futuro di tutte le destinazioni turistiche. Benidorm è sulla giusta strada.

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