Come a Christchurch, l'attentatore di Halle è un estremista che ha filmato il suo attacco

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Di Redazione italiana e tedesca
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Cosa sappiamo finora.

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Si chiama Stephan Balliet ed è un neonazista di 27 anni l'attentatore alla sinagoga di Halle, in Germania. Lo riferisce la Bild mostrando delle foto del giovane. Intanto "si sono consolidati indizi che si tratti di un autore isolato" e che sia l'uomo fermato, aggiunge l'agenzia Dpa citando ambienti della sicurezza.

In precedenza gli inquirenti avevano desunto che si trattasse di più assalitori. Come l'attentatore di Christchurch, il giovane ha filmato la terribile sequenza con una telecamera che indossava sul capo. Il video è stato trasmesso in diretta, accompagnato da un delirio negazionista e antisemita.

Una strage sfiorata

Le telecamere di sorveglianza lo hanno inquadrato mentre, armato di fucile, apriva il fuoco nei pressi della sinagoga dove 70 - 80 persone stavano celebrando lo Yom Kippur. Ha colpito a morte un uomo e una donna in strada e ha ferito altre due persone.

Balliet si è poi allontanato a bordo di un'auto ed è stato fermato poco dopo dalla polizia.

Seconda sparatoria

C'è stata poi un'altra sparatoria a Landsberg, a 15 chilometri di distanza, ma su quest'ultimo episodio non si hanno ancora informazioni precise né conferme ufficiali da parte delle autorità che stanno ancora indagando. Le scene del crimine sono "almeno due".

Stando ai responsabili della comunità ebraica di Halle, in Humboldtstraße, l'assalitore avrebbe provato a fare irruzione nella sinagoga ma sarebbe stato respinto dal servizio d'ordine.

ATV STUDIO HALLE/REUTERS TV

Un testimone, intervistato da NTV, ha indicato che l'assalitore aveva un casco in testa e una tenuta da combattimento con colori mimetici.

Il cordone di sicurezza istituito dalla polizia di Halle - REUTERS/Marvin Gaul

Oggi è lo Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione e che quest'anno cade proprio tra l'8 e il 9 ottobre.

Poco distante dalla sinagoga, a 500 metri, si trova il ristorante turco dove è stata trovata la seconda vittima. L'agenzia AFP indica come alcuni testimoni parlino di una granata lanciata contro l'esercizio.

Proiettili per terra a Halle - REUTERS/Marvin Gaul

Chiusa la stazione ferroviaria locale della città (240mila abitanti), ai residenti è stato consigliato di non uscire di casa. Il Parlamento europeo ha commemorato le vittime dell'attacco con un minuto di silenzio.

Analogie inquietanti

Poche ore dopo l'attentato, le comunità online di estrema destra l'hanno già fatto proprio, chiamando lo sparatore 'santo'", ha scritto su Twitter Rita Katz, direttrice di Site, un sito di monitoraggio dell'estremismo sul web. Lo stesso appellativo era stato rivolto a Brenton Tarrant, il terrorista di estrema destra autore del massacro nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

I precedenti violenti dell'estremismo politico in Germania

La sparatoria di Halle arriva pochi mesi dopo l'assassinio, in Assia, di Walter Lübcke, un politico della CDU - lo stesso partito di Angela Merkel. Il principale sospettato è un membro del movimento neonazista.

Il caso ha creato un'ondata d'indignazione nel paese. L'Afd ha raggiunto il 27,5% in Sassonia e il 23,5% in Brandeburgo, con un balzo a doppia cifra in entrambe le regioni. Suscita preoccupazioni il ritorno del terrorismo di estrema destra come quello della cellula neonazista Nationalsozialistischer Untergrund (NSU), responsabile dell'assassinio di una decina di migranti tra il 2000 e il 2007.

Diversi i precedenti violenti in questi anni: ricordiamo il pugnalamento contro il sindaco di Colonia, Henriette Reker, nel 2015 e, due anni dopo, l'attacco contro il sindaco di Altena, Andreas Hollstein. Entrambi sono fortunatamente sopravvissuti; li accumunava a Walter Lübcke la politica di apertura verso l'immigrazione.

Ondata di crimini

Secondo Süddeutsche Zeitung, la Germania sta affrontando una ondata terroristica paragonabile a quella della RAF, uno dei gruppi terroristici di estrema sinistra più importanti e violenti nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, attivo tra il 1968 e il 1998.

Le autorità hanno identificato più di 12.700 estremisti di destra considerati pericolosi. La polizia tedesca è in allerta anche a causa dei numerosi attacchi jihadisti degli ultimi anni. Il più letale è stato quello del dicembre 2016 quando Anis Amri ha ucciso 12 persone alla guida di un camion lanciato contro un mercatino di Natale di Berlino.

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