La Fed taglia i tassi d'interesse di 25 punti base: scoppia lite con Trump (per lui troppo poco)

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Di Simona ZecchiAgenzie
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Il costo del denaro scende di 25 punti base in una forchetta che va tra l'1,75 e il 2%

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La Fed ha deciso di tagliare i tassi di interesse per la seconda volta dalla grande crisi del 2008, dopo il taglio effettuato nel mese di luglio. Decisione che è stata presa con 7 voti favorevoli e 3 contrari, sintomo delle divisioni ai vertici della banca centrale statunitense. Il costo del denaro scende così di 25 punti base, in una forchetta che va tra l'1,75 e il 2%.

Due le principali motivazioni addotte dalla Fed per la decisone: l'indebolimento degli investimenti privati e delle esportazioni.

"Jay Powell e la Federal Reserve hanno fallito di nuovo. Niente coraggio, nessun senso, nessuna visione!": questa la prima reazione di Donald Trump affidata a Twitter, dove per "guts" la parola "coraggio" è qui resa con un eufemismo.

Nella stessa giornata, tuttavia, quando Trump era in visita presso il confine tra Usa e Messico, i toni sono poi scesi di parecchio: "Hanno fatto alcuni errori, hanno alzato prima troppo in fretta e abbassato poi troppo lentamente, ma nonostante questo la nostra si conferma una grande economia". Un rapporto con la banca centrale degli Stati Uniti che comunque, sin dal momento del suo insediamento come presidente, non è mai stato idilliaco.

Quella in California è stata una delle tappe di Trump a Otay Mesa, in California, a Sud di San Diego, da dove ha comunicato che le truppe Usa saranno richiamate dal confine quando la costruzione del Muro, per fermare i migranti, sarà completata.

E' di pochi giorni fa, inoltre, la notizia del superamento, per la prima volta in sette anni, del deficit di bilancio del governo federale statunitense, oltre la soglia dei mille miliardi di dollari: oltre cento miliardi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo quanto ha dichiarato il Tesopro americano l'11 settembre scorso.

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