Il premier israeliano smentisce, ma gli apparecchi trovati vicino alla Casa Bianca sarebbero stati piazzati da agenti israeliani per l'Fbi
Diretto a Sochi per incontrare il presidente russo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha categoricamente smentito di spiare il cellulare di donald Trump.
"Abbiamo una linea direttiva, non spiamo gli Stati Uniti e non vi è alcuna eccezione. È una fabbricazione".
Stando invece a una rivelazione di Politico, sarebbero state trovati apparecchi in grado di intercettare le telefonate dello stesso presidente americano, che ha un telefonino privato e spesso non rispetterebbe i protocolli di sicurezza.
L’amministrazione Trump non ha protestato contro il governo israeliano e non c’è stata alcuna conseguenza per questa azione.
Al contrario: "Non penso che gli israeliani ci abbiano spiato. Sarebbe duro e difficile da credere. Tutto è possibile, ma non ci credo", questo il commento di Donald Trump.
Le apparecchiature scoperte, note informalmente come StingRays, simulano i ripetitori e ingannano i cellulari che così forniscono diversi dati. L’Fbi e altre agenzie sono convinti che agenti israeliani abbiamo piazzato i congegni per intercettare le telefonate della Casa Bianca.