Ungheria: la cava della discordia

Ungheria: la cava della discordia
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Di Karoly Szilagy
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In Ungheria, a soli 20 minuti da Budapest, esiste una cava abbandonata da tempo, ma che potrebbe essere riaperta, causando danni enormi all'mabiente che la circonda

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Mentre tutti gli occhi sono puntati sugli incendi in Amazzonia, nel bel mezzo dell'Europa ci sono foreste che stanno scomparendo. In Ungheria sui Monti Pilis - a soli 20 minuti da Budapest - esiste una cava abbandonata da tempo, ma che potrebbe essere riaperta. Le foreste circostanti sono protette, la cava no. Sui Monti Pilis, conosciuti come i polmoni della capitale, questa pietra - che a prima vista sembra del tutto normale - è finita sulle prime pagine di tutti i giornali. Questo calcare infatti è molto fragile ed è quindi ideale per la costruzione di strade.

I residenti della zona non vogliono vedere la loro collina esplodere, né 15.000 alberi venire abbattuti. E per questo hanno espresso la propria rabbia al comune.

Legalmente la cava può essere riaperta, perché il comune ha voce in capitolo solo per quanto riguarda le strade che portano alla cava. Secondo la sindaca del paese più vicino, habitat e specie rare potrebbero scomparire. E i proprietari della cava non hanno avuto alcun contatto con i cittadini o con le istituzioni locali. "Nessuno ha contattato il municipio, nessuno dei proprietari", dichiara la sindaca Tamasne Csicsmanczai.

La sindaca ha chiesto ai cittadini di continuare a combattere. Così hanno fatto, come spiega ai nostri microfoni un residente. "Questa zona rientra nel progetto europeo «Natura 2000» e foreste, il che significa che è un'area forestale protetta a livello nazionale. Tutta la zona, tranne questa cava, che è esclusa perché si tratta appunto di una cava. Se così non fosse, tutte le foreste, tutti i boschi, tutto ciò che c'è intorno sarebbe protetto. Naturalmente, se la cava dovesse iniziare qui, i camion passerebbero costantemente attraverso quest'area, rovinando tutti gli alberi. Per non parlare del fatto che significherebbe abbattere circa 15.000 alberi".

Euronews ha contattato l'investitore, che non ha però voluto rilasciare commenti in merito. Tuttavia, i residenti sembrano aver vinto almeno una battaglia, se non la guerra. Svelati i piani per l'apertura della cava, infatti, si è formata una sorta di resistenza, che ha spinto il proprietario a interrompere temporaneamente il processo di apertura.

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