La sconfitta nella piccola Brecon può sconvolgere gli scenari Brexit per Boris Johnson

La sconfitta nella piccola Brecon può sconvolgere gli scenari Brexit per Boris Johnson
Diritti d'autore Jane Dodd celebra la vittoria a Brecon and Radnoshire con la leader libdem, Jo Swinson - REUTERS/Rebecca Naden
Diritti d'autore Jane Dodd celebra la vittoria a Brecon and Radnoshire con la leader libdem, Jo Swinson - REUTERS/Rebecca Naden
Di Euronews
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La LibDem Jane Dodds vince il seggio in Galles. Maggioranza parlamentare ridotta a un solo voto di scarto per Boris Johnson

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Il neo premier Boris Johnson dovrà contare su una maggioranza parlamentare ancora più risicata. La liberademocratica anti-Brexit Jane Dodds ha infatti vinto l'elezione suppletiva in Galles, nel piccolo collegio di Brecon and Radnorshire. Ha battuto il conservatore Chris Davies, sfiduciato e costretto a rimettere in palio il seggio per una vicenda di false dichiarazioni di rimborsi elettorali.

La candidata libdem ha ribaltato una maggioranza conservatrice di oltre 8mila voti. 

"La prima cosa che farò entrando a Westminster sarà cercare Boris Johnson, ovunque sia nascosto, per dirgli forte e chiaro: 'Smetti subito di giocare con il futuro della nostra gente ed escludi un no-deal", ha dichiarato Dodds. ""La gente sta gridando disperatamente per un altro tipo di politica. Non c'è tempo per il tribalismo quando il nostro Paese si trova di fronte a un governo Boris Johnson e la minaccia di una Brexit senza accordo. La sempre più ridotta maggioranza di Boris Johnson rende chiaro che non ha alcun mandato per farci schiantare fuori dall'UE. Come leader dei liberaldemocratici, farò tutto il necessario per fermare la Brexit e offrire una visione alternativa e positiva per un futuro più ricco, più verde e più sicuro".

Johnson vede ridursi la maggioranza nominale di governo alla Camera dei Comuni a solo un voto. Uno scenario complicato per un esecutivo che deve preparare il Paese a una possibile uscita dall'Unione europea senza accordo il 31 ottobre.

La by-election, come è chiamata in inglese, è stata convocata perché il 19% dell'elettorato locale ha chiesto con una petizione di tornare alle urne dopo lo scandalo che ha coinvolto Davies. 

Boris Johnson ha dunque in qualche modo perso il primo, vero test elettorale dopo la sua proclamazione a leader conservatore, settimana scorsa. Il nuovo Primo Ministro ha apertamente messo tutte le fiches sul tavolo, giocandosi tutto il mandato sull'uscita dalla Ue il 31 ottobre prossimo. "Do or die", sono state le sue parole: o si esce o si muore. 

L'ex sindaco di Londra potrebbe addirittura convocare elezioni anticipate quest'estate, così da poterle tenere entro il 31 ottobre e riuscire ad avere una maggioranza più solida per i difficili negoziati Brexit che lo attendono. Dopo la sconfitta di Brecon, nulla è escluso.

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