I ragazzi sono morti lunedì scorso durante una manifestazione. Scuole chiuse ad oltranza
Un'altra giornata di proteste in Sudan dove le scuole sono chiuse ad oltranza dopo l'uccisione di sei persone tra cui quattro liceali durante una manifestazione per il pane. La triplicazione del prezzo ha fatto da miccia alle contestazioni partite nel dicembre scorso e che hanno portato alle destituzione del presidente el-Bechir, arrestato ad aprile dopo 30 anni al potere. I negoziati per la transizione tra il movimento civile e il Consiglio militare sono stati sospesi dopo l'uccisione dei quattro ragazzi.
"Uccidere uno studente, significa uccidere una nazione", si legge su questa lavagna.
"La verità è che gli studenti si sono mischiati alla politica - dice il preside - Le loro richieste però non erano politiche. Chiedevano pane, trasporti e le cose di prima necessità per gli studenti a scuola".
Il 17 agosto si aprirà il processo per corruzione dell'ex presidente, mentre il mediatore dell'Unione africana chiede a gran voce che i colpevoli della morte dei manifestanti vengano arrestati e processati.