Sei i sacchi di ossa esaminati sabato nel Campo santo del Collegio teutonico per cui si dovrà individuare la datazione, altri esami in corso domenica 28 luglio
Sono riprese le ispezioni nel campo santo del collegio teutonico vaticano, disposte per fugare ogni dubbio sulla eventuale presenza di resti della 15enne scomparsa a Roma il 22 giugno 1983, Emanuela Orlandi.
Leggi anche ➡️ Le "rivelazioni" dell'ex attentatore di Papa Giovanni Paolo II, Ali Agca
Sono stati sei i sacchi di ossa esaminati sabato 27 luglio, intanto, come riferito alla stampa dal fratello della ragazza Pietro Orlandi. A essere cruciale sarà la datazione dei reperti.
Si è trattata della seconda giornata di esami dopo che una settimana prima erano iniziate le operazioni avviate in seguito a una segnalazione alla famiglia. Il perito nominato dagli Orlandi, il genetista Giorgio Portera, in quell'occasione all'uscita dal Vaticano aveva parlato di migliaia di ossa rinvenute nel cimitero Teutonico.
Leggi anche➡️ Tombe vuote e una stanza segreta
Una possibile occultazione del cadavere - o all'epoca della scomparsa o successivamente a essa - è tra le ipotesi messe al vaglio dalla famiglia.
Al Campo Santo Teutonico oltre al professor Arcudi e al suo staff, ha operato il personale della Fabbrica di San Pietro e del Cos, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana.