Omicidio di un carabiniere a Roma: confessa giovane americano

Omicidio di un carabiniere a Roma: confessa giovane americano
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Di Paola Cavadi
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Incastrato dalle telecamere di sicurezza insieme a un complice, anche lui fermato, il giovane avrebbe ammesso di aver accoltellato a morte il carabiniere. Ma sono ancora molti i dubbi sulla dinamica dei fatti, le versioni discordanti e punti interrogativi ancora aperti.

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Ha confessato l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, accoltellato nella notte tra giovedi e venerdi nel quartiere Prati di Roma, lo studente americano di 20 anni fermato insieme a un complice. I due erano ospiti di un lussuoso albergo nel quale avrebbero fatto ritorno dopo l'accoltellamento e dal quale sono stati prelevati dopo essere stati inchiodati dalle telecamere d sorveglianza della zona.

Ma tutt'altro che chiara sarebbe ancora la dinamica dei fatti. Secondo le versioni ufficiali, sembra che i due, qualche orea prima dell'agguato, avessero rubato lo zaino dello spacciatore, colpevole di aver venduto loro aspirina al posto di cocaina. Nel tentativo di avere indietro i propri soldi, i due giovani avrebbero attirato in una trappola il pusher, che, per precauzione, avrebbe avvertito i carabinieri, intervenuti in borgehse e aggrediti dai due giovani incapucciati. Il ventenne reo confesso ha inferto 9 coltellate al carabieniere.

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