Lo ha reso noto su Twitter l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Libia, sottolineando che sono oltre 100.000 gli sfollati
Si aggrava il bilancio dell'offensiva lanciata lo scorso 4 aprile dal generale Khalifa Haftar. Lo scrive in un twit l'organizzazione mondiale per la sanità: 1093 i morti nella capitale libica e nei sobborghi tra cui 106 civili. Cinquemila settecento cinquantadue le persone ferite a oggi, invece, tra cui 294 civili.
Numeri per una strage ai quali si aggiungono 100mila persone costrette d abbandonare le proprie abitazioni a causa degli scontri.
A fronte di tutto, l'Organizzazione sta istruendo i medici libici in modo che possano fornire assistenza sanitaria e psciologica a chi resta.
Gli uomini di Haftar soltanto domenica scorsa hanno però subito alcuni bombardamenti da parte dell'aviazione del Governo di accordo nazionale libico di Tripoli nel villaggio di Wadi al Rabie, a sud della capitale.
In questa lunga lista di morte l'organizzazione mondiale per la sanità registra anche 53 migranti del centro di detenzione di Tagiura, a Tripoli morti a causa di un raid aereo per “mano” dell’aviazione del generale Khalifa Aftar. Trecentocinquanta i migranti sopravvissuti ai bombardamenti erimasti feriti.
Non si ferma dunque l'orrore in Libia che fa apparire i bollettini quotidiani delle violenze e delle morti ormai come un qualcosa che non fa piu' paura. L'abitudine alla morte, il silenzio quotidiano che supera il rumore degli spari a raffica.