La nona e penultima tappa, da Alashan a Jiayuguan, si è svolta lungo un percorso prevalentemente sabbioso, con le ammalianti dune del deserto del Gobi a fungere da scenario
La nona e penultima tappa della Silk Way Rally 2019, da Alashan a Jiayuguan (di 501 km) si è svolta lungo un percorso prevalentemente sabbioso, con le ammalianti dune del deserto del Gobi a fungere da scenario.
Tra le moto, vince lo statunitense Andrew Short: dietro di lui, Paulo Gonçalves ed Adrien Van Beveren, mentre Sam Sunderland (nella circostanza quarto) continua a guidare la classifica generale.
Tra le auto, invece, nulla cambia, per effetto del dominio del qatariota Nasser Al-Attiyah, che in coppia con Mathieu Baumel non conosce rivali, a seguire il cinese Han Wei e l'olandese Van Loon.
Costretto al ritiro, dopo un incidente, il transalpino Serradori, mentre in graduatoria Al-Attiyah guida con un vantaggio di 70' sugli immediati inseguitori.
Per chiudere, i camion: qui si registra ancora un successo del Anton Shibalov, su Kamaz, seguito dai compagni di squadra Karginov e Mardeev.
Dopo il ritiro del bielorusso Viazovich, per il trio russo la vittoria è una formalità, si tratta solo di stabilire le gerarchie all'interno del gruppo e l'ordine di arrivo finale.
Identico pure il podio virtuale in classifica generale, con l'olandese Van den Brink quarto incomodo.
Martedì, decima ed ultima tappa della competizione, da JIAYUGUAN a DUNHUANG, di 556 km.