Teheran oltrepassa limite previsto dall’accordo sul nucleare

Teheran ha passato il Rubicone superando il limite previsto dall’accordo sul nucleare di 300 kg di uranio arricchito.
L'accordo, che era stato firmato nel 2015 può considerarsi azzerato dopo il ritiro deciso l'anno scorso dagli Stati Uniti di Donald Trump. E questo nonostante i tentativi europei di rianimarlo.
Parole chiare da Teheran
A fugare i dubbi su quello che sta accadendo è stato il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif che ha annunciato come il primo obbligo dell'intesa non sia più rispettato da Teheran minacciata di inasprimento delle sanzioni a stelle strisce.
Mohammad Javad Zarif, ministro esteri dell'Iran: Le iniziative intrapprese dall'Europa non sono state sufficienti per questo la Repubblica Islamica va avanti con i suoi piani come annunciato. Siamo al primo stadio del nostro programma di azioni sia per accrescere la nostra riserva di uranio arricchito che il quatitativo di acqua pesante. Abbiamo già annunciato la nostra seconda tappa per il superamento del limite di arricchimento dell'uranio del 3,67 % e andremo avanti.
Una reazione annunciata
L’Iran ha intensificato la produzione di uranio arricchito in risposta alle sanzioni reintrodotte dagli Stati Uniti. L’uranio arricchito è utilizzato per produrre combustibile per reattori ma è potenzialmente utilizzabile anche per armi nucleari.
La strategia dell'Iran e le sue debolezze
La strategia di Teheran è quindi quella di violare gradualmente l’accordo del 2015 in modo da indurre gli Stati europei a fare pressioni su Washington perché vengano ritirate le sanzioni nei confronti dell’Iran.A stimolare questa strategia è il timore di veder crollare in modo importante il tenore di vita del popolo iraniano già provato dai limiti imposti al suo commercio. Tuttavia non è certo che l'Europa possa essere ascoltata a Washingtion.
La tensione nel golfo
Le tensioni con gli USA si sono recentemente concretizzate nel Golfo Persico con scambi reciproci di provocazioni: l'attacco a diverse petroliere che secondo Washington sarebbero opera degli iraniani e la violazione dello spazio aereo iraniano da parte di un drone spia americano poi abbattuto da Teheran.