Cinquant'anni fa gli scontri nel bar di New York che diedero inizio al movimento di liberazione della comunità Lgbt
Da Parigi a Skopje, da Milano ad Helsinki. Questo sabato ci sono stati cortei e sfilate in tutto il mondo per celebrare il Gay Pride. Un'edizione speciale, che cade nel 50esimo anniversario dei moti di Stonewall, il bar di New York dove nel giugno del 1969 ebbero inizio le rivolte considerate come l'atto di nascita del movimento di liberazione della comunità Lgbt.
Edizione ancor più speciale a Skopje, dove si è svolto il primo Gay Pride nella storia della Macedonia del Nord. Massiccio il dispiegamento delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza. I manifestanti si sono radunati nel 'Parco delle donne', di fronte al Parlamento, da dove è partito un corteo che ha raggiunto l'altro parco della città. Qui si è tenuto un programma di musica e interventi, tutti a sostegno dei diritti della popolazione omosessuale e contro l'omofobia e pregiudizi ancora molto diffusi in tutti i Paesi balcanici.
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Sostegno alla manifestazione per i diritti della comunità Lgbt è venuto dal presidente Stevo Pendarovski e dal premier Zoran Zaev, da vari ministri e esponenti governativi, ambasciate straniere, rappresentanti del mondo artistico e culturale, semplici cittadini. Presenti anche rappresentanti del movimento gay di altri Paesi fra cui Grecia, Bulgaria, Serbia, Croazia, Gran Bretagna. In parallelo al Gay Pride si è svolta una contromanifestazione organizzata da movimenti a favore della famiglia tradizionale e dei valori religiosi.
Sono 300 mila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al Milano Pride 2019. Il grande arcobaleno del Gay Pride è partito da piazza Duca d'Aosta, davanti alla stazione Centrale. Ad aprire il lungo corteo ci sono il Coordinamento Arcobaleno, che raggruppa le tante associazioni promotrici della manifestazione, e il trenino delle famiglie arcobaleno.
Poco distante anche il carro delle realtà antirazziste milanesi ricoperto di reti da pesca e dalle coperte termiche dorate usate solitamente dai migranti. Appeso al carro anche uno striscione per la comandante della Sea Watch, Carola Rackete, arrestata questa mattina dopo l'attracco della nave a Lampedusa e attualmente ai domiciliari: "Grazie, thank you, gracias, shukran Carola" è scritto sul telo azzurro. Il corteo, seguito da molti curiosi affacciati ai palazzi, si concluderà come di consueto con un flash mob in corso Buenos Aires.
A Helsinki 80 mila persone hanno ballato e cantato alla marcia a cui ha partecipato anche il neo primo ministro Antti Rinne.