Morsi: Erdogan accusa l'Egitto

La morte improvvisa di Mohamed Morsi, l'ex presidente egiziano crollato di fronte ai suoi giudici durante il processo a suo carico per spionaggio, ha già prodotto una lunga scia di accuse e veleni. Secondo la Procura Morsi è stato dichiarato morto dopo il ricovero in ospedale e , in seguito all'analisi condotta dai medici, sul suo corpo non c'erano lesioni o segni particolari.
Divenuto nel 2012 il primo presidente democraticamente eletto in Egitto, Morsi, legato a doppio filo ai Fratelli Musulmani, è arrivato alla presidente sull'onda delle proteste della cosiddetta primavera araba, capace di spodestare Mubarak dal potere dopo oltre 30 anni.
Ma il suo mandato dura molto poco, circa un anno. Poi l'accusa di tradimento, di voler organizzare un colpo di stato islamista ai danni della popolazione e il sospetto di un uso sconsiderato delle risorse pubbliche.
Viene sostituito in corsa dal Abdul Fattah al-Sisi, allora capo dell'esercito che solo in seguito verrà eletto in consultazioni democratiche.
La sua morte è destinata a provocare conseguenze a tratti imprevedibili nello scacchiere mediorientale . alcuni non esitano a puntare il dito contro le autorità egiziane, come fa il Presidente turco Erdogan: "Ai nostri occhi Morsi è un martire che ha perso la vita mentre combatteva per la causa in cui credeva. La storia non dimenticherà mai i tiranni che lo hanno messo in prigione, lo hanno minacciato di morte e hanno causato il suo martirio".
Tenuto in condizioni di isolamento Morsi non ha mai riconosciuto l'autorità della corte che lo giudicava. Il partito Libertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani, ha dichiarato di consideare la morte di Morsi un assassinio.