Draghi fa infuriare Trump: "Bce pronta a nuovi stimoli per l'economia europea"

Botta e risposta a distanza tra Mario Draghi e Donald Trump. Nel corso del forum delle banche centrali a Sintra, in Portogallo, il presidente della Bce ha annunciato di essere pronto a intervenire con tutti gli strumenti a sua disposizione per stimolare l'economia europea se ce ne fosse bisogno.
Strumenti che includono nuovi acquisti di titoli di Stato, finanziamenti a basso costo alle banche e un possibile taglio dei tassi di interesse.
"In assenza di miglioramenti tali da minacciare il ritorno duraturo dell'inflazione agli obiettivi che ci siamo prefissati - ha spiegato Draghi - saranno necessari ulteriori stimoli".
Le parole di Draghi hanno avuto un effetto immediato sui mercati, facendo calare l'euro sul dollaro e mandando su tutte le furie Donald Trump. "Un euro più debole - ha twittato il presidente - rende ingiustamente più facile per l'Europa competere con gli Stati Uniti. Sono anni che lo stanno facendo, assieme alla Cina e ad altri".
Una bordata, quella di Trump, indirizzata a Draghi ma anche alla Federal Reserve guidata da Jerome Powell, più volte criticata del presidente per il suo rifiuto di tagliare i tassi di interesse.
L'annuncio di Draghi ha avuto effetti positivi anche in Italia. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in calo a 243 punti base dai 254 della chiusura di ieri, con il rendimento del titolo a 10 anni italiano al 2,11%.
Il differenziale è sceso fin sotto i 240 punti base per la prima volta da metà marzo (minimo di giornata a 236,8 e tasso al 2,05%), mentre la Borsa di Milano è stata tra le migliori in Europa: il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 2,46%.