Christchurch, in tribunale il killer delle moschee si proclama innocente

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Di Euronews
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subito dopo la strage, l'uomo aveva diffuso un pamphlet su twitter in cui parlava di "genocidio bianco"

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Brenton Tarrant, il 28enne australiano che lo scorso 15 marzo ha ucciso 50 persone ferendone decine d'altre in due moschee a Christchurch, Nuova Zelanda, si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d'accusa che gli sono stati rivolti in tribunale; nel processo che lo vede imputato di omicidio e tentato imicidio con l'aggravante terroristica, i cui tempi ora andanno inevitabilmente ad allungarsi.

Subito dopo l'attentato Tarrant aveva diffuso un pamphlet su Twitter, nel quale motivava la strage con un calo della fertilità nel paese e con l'invasione demografica di popoli di ceppo non europeo, che defini come un "genocidio bianco".

Tra le reazioni immediate da parte del gioverno della premier Jacinda Ardern ci fu il bando sulla vendita di armi d'assalto.

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