Nuovo scontro Salvini-Sea Watch sui migranti

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Di Salvatore Falco
Nuovo scontro Salvini-Sea Watch sui migranti
Diritti d'autore  REUTERS/Guglielmo Mangiapane/File Photo   -   Falco, Salvatore

La nave Sea Watch rifiuta di approdare a Tripoli per sbarcare i 52 migranti soccorsi al largo delle coste libiche, come offerto, per la prima volta, dalle autorità del paese nordafricano.

Una scelta, quella di non sbarcare i migranti in Libia, che ha suscitato l'ira del ministro degli Interni, Matteo Salvini: "L'atteggiamento della SeaWatch sembra un vero e proprio sequestro di persona per motivi politici".

Il porto libico, secondo la Ong, non è sicuro. Per questo la nave ha virato dapprima verso la Tunisia, per poi dirigersi decisamente verso Lampedusa, da cui la separavano un centinaio di miglia.

Il governo di Roma ha appena approvato il nuovo decreto sicurezza che introduce multe fino a 50.000 euro per le navi che portano in Italia migranti salvati senza autorizzazione.

Per la Ong tedesca "riportare coattivamente le persone soccorse in un Paese in guerra, farle imprigionare e torturare, è un crimine".