Naomi Klein: "Necessario un New Deal verde, una visione globale della società"

Naomi Klein: "Necessario un New Deal verde, una visione globale della società"
Di Selene Verri
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L'autrice di "No Logo" pubblica a settembre un nuovo libro sui cambiamenti climatici. Per lei la speranza viene dai movimenti sociali.

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Giornalista pluripremiata, autrice di best seller, attivista di fama mondiale, Naomi Klein è nota soprattutto per il suo primo libro, No Logo, bibbia dei movimenti altermondialisti. L'abbiamo incontrata a Riccione, dove ha presieduto la giuria dei DIG Awards, e le abbiamo chiesto un parere sul successo dell'estrema destra alle elezioni europee. "Io penso davvero - ha risposto - che la grossa domanda del momento sia: questa rabbia che è stata scatenata da quarant'anni di neoliberismo sarà diretta verso il basso, verso i più vulnerabili e i meno responsabili, o verso coloro che ne sono i maggiori responsabili? E ci troviamo con delle élite in panico che hanno capito di doverla dirigere verso il basso, o si rivolgerà contro di loro".

Gli altri partiti che sembrano trarre profitto dalla crisi di quelli tradizionali sono i verdi. Secondo Klein, questo è dovuto al fatto che i partiti di sinistra non hanno colto l'importanza dell'impatto dei cambiamenti climatici e dell'ambiente.

"Bisogna fare attenzione - dice -, perché molti di questi partiti verdi hanno captato una sorta di voto di protesta, e molti elettori pensano: 'sono verdi, mi piacciono i verdi , voglio fare qualcosa per il clima' e votano per partiti ambientalisti che spesso non hanno un'agenda economica molto forte. Quindi non critico solo i partiti di sinistra. Io penso che, con qualche eccezione, i verdi non siano in grado di porsi in una posizione di leadership, penso che la variabile più importante siano i movimenti sociali".

Movimenti come Fridays for Future, dove i protagonisti sono i giovani, i più coinvolti negli effetti dei cambiamenti climatici se non si corre ai ripari. Nel suo nuovo libro, che esce a settembre, l'autrice canadese promuove un New Deal verde.

"Penso che i giovani stiano spingendo questi partiti politici a capire che non si può più trattare la crisi climatica semplicemente come uno dei tanti problemi alla fine di un elenco, magari dimenticandosene regolarmente - conclude Naomi Klein -. È questo il punto del New Deal verde, che non basta una sola politica sul clima, ci vuole una visione su come organizzare un'economia e una società in modo che non siano in conflitto con la vita sulla terra, e questo vale per il clima, vale per gli oceani, e vale anche per la vita quotidiana della gente, perché abbiamo un sistema economico che tratta sia le persone sia il pianeta come se fossero usa e getta".

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