Eurovision 2019, semifinale/1: Australia che vola, pacatezza islandese e San Marino qualificato

Eurovision 2019, semifinale/1: Australia che vola, pacatezza islandese e San Marino qualificato
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Se non avete visto la prima semifinale, ecco alcuni ottimi argomenti di conversazione da sfoderare al bar, in pausa caffé, o con i colleghi in ufficio.

PUBBLICITÀ

Delle 17 le canzoni in gara durante la prima semifinale della 64esima edizione di Eurovision Song Contest, solo 10 ce l'hanno fatta e parteciperanno alla finalissima di sabato sera, a Tel Aviv.
I primi finalisti sono: 

  • Katerine Duska, _Better Love - _Grecia
  • ZENA, _Like It - _**Bielorussia **
  • Nevene Božović_, Kruna_ - Serbia
  • Tamta_, Replay_ - Cipro
  • Victor Crone**,** Storm- Estonia
  • Lake Malawi, Friend Of A Friend- Repubblica Ceca
  • Kate Miller-Heidke,_ Zero Gravity_ - Australia
  • Hatari, Hatrið mun sigra- Islanda
  • Serhat, Say Na Na Na- San Marino
  • Zala Kralj & Gašper Šantl, Sebi- Slovenia

Non ce l'hanno fatta in 7: Montenegro, Finlandia, Polonia, Ungheria, Belgio, Georgia, Portogallo. Giovedì 16 maggio è in programma la seconda semifinale, sempre presentata da Bar Refaeli, Erez Tal, Assi Azar e Lucy Ayoub.

Guida a Eurovision 2019: dieci cose da sapere sul festival a Tel Aviv

Se non avete visto la prima semifinale, ecco alcuni ottimi argomenti di conversazione da sfoderare al bar, in pausa caffé, o con i colleghi in ufficio: 

La coreografia e i costumi dell'Australia: WOW

In gara per il quinto anno di seguito (anche se per alcuni rimane ancora un mistero come ci sia arrivata - in breve: è stata invitata e vi rimarrà almeno fino al 2023), l'Australia ha stupito tutti con una performance in volo, tulle di tre metri e vestito di cristallo.

Kate Miller-Heidke, con formazione da cantante d'opera, ha fatto il suo debutto nel mondo del pop nel 2007. Nel bel mezzo della sua carriera, un parto cesareo difficile e l'oscurità della depressione post-parto. Anni dopo, l'abbiamo vista librarsi sfidando la gravità con una corona in testa, a qualche metro dal palco.

REUTERS/Ronen Zvulun

Ecco un dietro le quinte molto pragmatico (tipo che hanno dovuto passarle il microfono con un'asta gigante), ma meno spettacolare: 

La reazione dell'Islanda all'annuncio di essere in finale

Della serie: quando eri impegnato ad un party bondage in un club privé, ma ti invitano a Eurovision e non puoi declinare l'offerta.

Favoriamo fermo immagine.

Se non avete visto la loro performance, sono un misto tra Marilyn Manson, i Rammstein e una puntata di Game of Thrones. Un po' sadomaso, un po' aplomb inglese da té delle cinque.

Non rivedremo mai più il vestito di Conan, il portoghese

Il Portogallo passa dalle malinconiche e toccanti note del rigido Salvador Sobral all'outfit verde scintillante e alla barba meccanica di Tiago Miranda, in arte Conan (dal fumetto giapponese) Osiris (dal dio greco). Inizia a lavorare in una catena di sexy shop ed è polistrumentista autodidatta. Molto conosciuto nel proprio Paese anche per lo stile satirico con cui compone canzoni, ha deciso di concentrarsi solo sulla musica dal 2018. Per alcuni la sua uscita una buona notizia, per altri meno: era quel tocco di trash che ci vuole sempre in un Eurovision che si rispetti. La sua canzone era un mix inusuale di ritmi elettronici, percussioni gipsy e balcaniche e strofe del tipo: "Mi si è rotto il cellulare cercando di chiamare il paradiso".

REUTERS/Ronen Zvulun

La kiss-cam LGBT sulle note di una cantante transgender, niente male

San Marino è in finale, ripetiamo, San Marino è in finale

Evidentemente, anche quest'anno gli italiani non hanno superato questa cosa che San Marino non ci vota in finale. Più o meno da Francesco Gabbani in avanti.

Anche il ministero dello sport belga ci scherza su (il Belgio è stato eliminato): 

‪San Marino door naar de finale Eurovision! Vroeger konden we daar tenminste nog van winnen.‬ Maarja. Als Bob Peeters niet meedoet dan...

Publiée par Ministerie van Sport sur Mardi 14 mai 2019

Almeno il testo della canzone merita...

Zena, la cantante della Bielorussia, è del 2002

E questo ci porta a chiederci: cosa facevamo noi a quell'età, invece di esibirci davanti a 200 milioni di telespettatori?

Ma anche i Lake Malawi della Repubblica Ceca, prodotti dai manager dei Kooks e di Mika, non sembrano vecchissimi - almeno dalle foto: 

BONUS: Alcuni dei migliori tweet della serata

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Eurovision 2019, vincono i Paesi Bassi. Mahmood si piazza al secondo posto

Eurovision 2019: chi sono i 10 qualificati della seconda semifinale

VIDEO: La redazione internazionale di Euronews vi presenta i concorrenti di Eurovision 2019