Fonti del Viminale: "Intervento della Gdf, in corso accertamenti"
Nave Mar Jonio, con a bordo 30 naufraghi salvati al largo della Libia, è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza a Lampedusa. Ecco una testimonianza esclusiva da bordo. Beppe Caccia, capomissione: "Ci troviamo all'ormeggio nel porto di Lampedusa un'ora fa abbiamo avuto la notizia che era stato autorizzato lo sbarco delle trenta persone che abbiamo salvato ieri intorno alle 19 con la nave Mare Jonio di Operazione Mediterranea a 40 miglia dalle coste libiche. Tra loro due donne incinte, una bambina di due anni, giovani uomini che sui loro corpi portano i segnio delle violenze de degli abusi subit nell'inferno libico. Siamo felici che possano sbarcare siamo felici che possano entrare in un posrto sicuro dove i loro diritti saranno garantiti".
Secondo quanto riferiscono fonti del Viminale, proprio per procedere al sequestro è stato consentito alla nave di entrare nel porto di Lampedusa. L'accusa ipotizzata nei confronti dell'equipaggio, di cui fa parte anche don Mattia Ferrari, della dioccesi di Nonantola, è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, una accusa già in passato contestata ai volontari della Ong Mediterranea Human Saving.
Intanto, i 36 naufraghi salvati da nave Cigala Fulgosi della Marina, e per i quali il ministro dell'Interno Salvini aveva sollevato una polemica col ministero della Difesa, accusato di "raccogliere migranti" in acque libiche, sbarcano al porto di Agusta da nave Stromboli, l'unità su cui erano stati trasferiti ieri.
Infine, dopo aver atteso alla fonda per una settimana nave Open Arms, con a bordo cibo, vestiti e altri generi destinati ai campi profughi greci, ha avuto il permesso di attraccare a Lesbo.