Libia, Serraj: "bene meeting con Macron, ma ora si passi ai fatti"

Fayez al-Serraj si dice soddisfatto, ma ora chiede che dalle parole si passi ai fatti: dopo il vertice con Emmanuel Macron - l'ultimo di un tour europeo d'emergenza - il Premier del governo libico di unità nazionale si è detto soddisfatto ma ha sollecitato la Francia - da sempre accusata di appoggiare il generale Haftar - a sciogliere ogni ambiguità. "Quello che ci aspettiamo dalla Francia, che si dichiara nostra amica - ha dichiarato durante un'intervista a France 24 - è che prenda una posizione più chiara nel prossimo periodo e inizi a chiamare le cose con il proprio nome. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto intensi colloqui e incontri con Khalifa Haftar, ma purtroppo lui si stava preparando per questo attacco".
E intanto, dalla sede di New York, il Tribunale penale internazionale ha ribadito come non intenda ignorare alcun crimine. "Questo ufficio - ha dichiarato la procuratrice capo Fatou Bensouda - è pronto a indagare e quando appropriato a perseguire ogni persona o gruppo coinvolto nel conflitto in corso che dovesse assumere condotte criminali o contrarie alla giurisdizione di questa corte
Gli esperti ONU starebbero in effetti indagando sul coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti a favore di Haftar. Sono stati analizzati i detriti dei raid aerei di aprile trovando missili aria-terra Blue Arrow, mai utilizzati in Libia prima d'ora: l'arma, prodotta in Cina, è venduta solo in tre paesi - Cina, Kazakistan ed Emirati Arabi Uniti - ed è abbinata a un drone di fabbricazione cinese