I due non hanno dichiarato nulla al termine dell'incontro, ma è certo che il premier tripolino cerca di serrare le fila in Europa contro Haftar
È durato un'ora e mezzo il colloquio tra il Premier italiano Giuseppe Conte e l'omologo del Governo libico di unità nazionale Fayez al Serraj, accolto a Palazzo Chigi da un picchetto d'onore.
I due non hanno rilasciato dichiarazioni al termine del vertice ma quel che è certo è che dall'Italia - che di recente è parsa volersi smarcare, dichiarando di non stare con Tripoli ne con Bengasi "ma col popolo libico" - Sarraj vuole un appoggio piu deciso. "Haftar è un invasore - ha detto alla vigilia del vertice -e il suo tentativo di sfondare ed entrare a Tripoli è ampiamente fallito. A questo punto bisogna fermarlo, bisogna punire una aggressione militare che è stata una follia e porterà solo altra divisione in Libia
Se a Tripoli il conflitto si va avvitando verso uno stallo senza fine, Serraj è preoccupato dal recente appoggio che gli Stati Uniti sembra abbiano accordato ad Haftar: per questo, già in serata volerà a Berlino per incontrare Angela Merkel, per poi proseguire verso Parigi per un faccia a faccia con Emmanuel Macron. Appena un anno fa, i due discutevano insieme ad Haftar di una roadmap verso elezioni nazionali da tenere in libia; oggi, mentre i rapporti col Presidente francese non sono mai stati cosi difficili, Serraj lotta contro il rischio di restare del tutto isolato