Puigdemont escluso dalla corsa alle elezioni europee

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Diritti d'autore REUTERS/Yves Herman
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Di Marta Rodriguez MartinezEFE
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L'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stata escluso, assieme agli altri due separatisti catalani Toni Comin e Clara Ponsatì, dalla corsa alle Europee. Lo ha deciso la Commissione elettorale spagnola dopo un ricorso del Pp e di Ciudadanos

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L'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stata escluso, assieme agli altri due separatisti catalani Toni Comin e Clara Ponsatì, dalla corsa alle Europee. Lo ha deciso la Commissione elettorale spagnola (JEC) dopo un ricorso del Pp e di Ciudadanos.

I tre sono fuggiti dalla giustizia spagnola dopo gli eventi che sono seguiti alla dichiarazione unilaterale di indipendenza del 27 ottobre 2017. Per loro, niente elezioni europee del 26 maggio 2019.

L'organo ha accolto l'appello presentato dai conservatori del Partido Popular (PP) e dai liberali di Ciudadanos contro l'inclusione di Puigdemont, Comín e Ponsatí nella candidatura dei indipendentisti catalani di JxCat al Parlamento europeo.

Fonti di JxCat hanno comunicato che intendono presentare ricorso contro la decisione della Junta Electoral Central (JEC).

Perché sono stati esclusi?

La JEC ha inviato a Puigdemont, Comín e Ponsatí una breve lettera in cui li ha informati di accettare parzialmente i reclami presentati e di escluderli per motivi non specificati ma che, secondo quanto c'è scritto, verranno notificati "nelle prossime ore".

Le candidature dei candidati alle elezioni europee sono state pubblicate mercoledì scorso nella Gazzetta ufficiale dello Stato (BOE) in attesa che la commissione elettorale controlli se soddisfano tutti i requisiti. Le ultime saranno presentate domani, martedì 30 aprile. Puigdemont, Comín e Ponsatí hanno 48 ore per presentare un ricorso amministrativo-contenzioso contro l'annullamento.

Da quando è fuggito dal sistema giudiziario spagnolo alla fine di ottobre 2017, Puigdemont vive in Belgio, proprio come Comin; Ponsatí risiede invece in Scozia.

I partiti PP e Ciudadanos basano la loro rivendicazione davanti alla Commissione elettorale sul fatto che queste tre persone, non essendo in Spagna ma neanche registrate all'anagrafe ufficiale dei residenti all'estero, "non sono nelle condizioni" di essere elettori e quindi non possono essere neanche eletti nell'ambito di una consultazione democratica.

Junts per Catalunya la chiama censura

"Vogliono mettere a tacere e mettere da parte la nostra candidatura per quello che rappresenta: la determinazione a difendere il mandato del 1° ottobre e la decisione di milioni di catalani di costituire una Repubblica. Non si può spiegare nel cuore delle istituzioni europee", così il partito di Puigdemont, Junts per Catalunya ha criticato la decisione della JCE in un tweet. 

L'avvocato di Puigdemont, Gonzalo Boye, ha accusato la JCE su Twitter di escludere Puigdemont dalle liste dopo i risultati di ieri delle elezioni spagnole. "Di fronte al trionfo dell'indipendenza nelle elezioni di ieri, la Commissione elettorale centrale ha deciso di escludere Carles Puigdemont dalle liste europee per cercare di fermare un'altra vittoria... mettendo a rischio la legittimità delle elezioni europee".

Sia Junts per Catalunya che Esquerra Republicana de Catalunya (ERC) hanno avuto ottimi risultati domenica, conquistando 7 e 15 posti rispettivamente. Ma i catalani hanno preferito la posizione più dialogante del partito di Oriol Junqueras, in carcere, accordandogli molte più preferenze rispetto alla formazione di Puigdemont.

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