Alle 18 il Presidente della Repubblica francese annuncerà un pacchetto di misure in risposta alle proteste degli ultimi mesi
Un momento di svolta per la Francia o un esercizio di equilibrismo del suo presidente? Emmanuel Macron svelerà a breve le sue carte per uscire da una crisi che dura da più cinque mesi. Ben 23 sabati di protesta, iniziati contro il caro benzina per diventare vero e proprio movimento antisistema: quello dei Gilet Gialli, che si preparano all'esordio in politica alle prossime europee.
E proprio con lo sguardo al 26 maggio il presidente francese spera di rilanciare il suo quinquennato, annunciando una serie di misure nate dal Grand Débat Public, un percorso partecipativo di tre mesi in cui il presidente si è spesso impegnato in prima persona incontrando i francesi. Che ora aspettano gli annunci del presidente, in un'attesa conferenza stampa rinviata per l'incendio di Notre Dame.
Misure che potrebbero non bastare
Proposte che potrebbero prevedere la reindicizzazione all'inflazione delle pensioni sotto i duemila euro, una moratoria sulla chiusura di scuole e ospedali, o ancora un taglio delle imposte sul reddito. Ma si parla anche della chiusura dell'ENA, la scuola nazionale di amministrazione che ha formato intere generazioni di amministratori pubblici e che oggi è diventata per i suoi detrattori sinonimo di casta. Provvedimenti più simbolici accompagnati da altri più concreti, su cui però già 3 francesi su 4, secondo i sondaggi, si dicono scettici.
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