Migliaia di persone hanno celebrato domenica 7 aprile nell'est dell'Ucraina il quinto anniversario della Repubblica popolare di Donetsk, evento che si inserisce ad elezioni ancora aperte.
Migliaia di persone hanno celebrato domenica 7 aprile nell'est dell'Ucraina il quinto anniversario della Repubblica popolare di Donetsk, evento che si inserisce ad elezioni ancora aperte nel Paese.
Rivolgendosi alla folla inneggiante, il leader della regione separatista di Donetsk, Denis Pushilin, ha chiarito gli obiettivi principali che secondo lui la giovane Repubblica deve perseguire in futuro:
"Abbiamo bisogno di tornare alla nostra patria. Allora, nel 2014, durante le manifestazioni si sentivano urlare spesso i nomi della Crimea, del Donbass e della Russia insieme alla parola referendum", ha detto.
Il prossimo 21 aprile, intanto, i cittadini saranno di nuovo chiamati alle urne per decidere fra il comico Vladimir Zelensky - che è in testa al momento - e il presidente in carica Petro Poroshenko. Si tratta delle prime elezioni generali nazionali da quelle anticipate del 2014.
Cinque anni fa la Russia aveva annesso a sé la Crimea dopo un’operazione militare che ha avuto luogo da febbraio a marzo 2014, e dopo che il presidente Viktor Yanukovich era stato cacciato.
La pace è intanto il primo obiettivo e insieme la prima speranza per chi intende tornare al voto ad aprile e per chi ha già partecipato al primo turno lo scorso 31 marzo.
Contemporaneamente, il 5 aprile, nel Mar Nero sono iniziate le esercitazioni marittime multinazionali della Nato, Sea Shield 19. Alle manovre, secondo quanto hanno riferito i media russi e ucraini, prendono parte 20 navi, di cui 14 rumene, e 2.200 militari. Le esercitazioni termineranno il 13 aprile.