Road Trip Europe: la "rinascita" delle frontiere e lo sciopero dei doganieri francesi

Road Trip Europe: la "rinascita" delle frontiere e lo sciopero dei doganieri francesi
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Di Cyril Fourneris
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Continua il viaggio di Euronews attorno all'Europa, in avvicinamento alle elezioni europee. Al confine tra Spagna e Francia, un intoppo: lo "sciopero dello zelo" dei doganieri francesi aumenta l'incubo-Brexit delle dogane. E mancano personale e mezzi. Che succederà dopo il 12 aprile?

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BOULOU (CONFINE FRANCIA-SPAGNA) - Prima tappa francese del "Road Trip Europe", il viaggio di Euronews attorno l'Europa in vista delle elezioni europee.

Entriamo in Francia e arriviamo al controllo di frontiera di Boulou.
Il nostro inviato - sotto la pioggia di inizio aprile - è Cyril Fourneris.

L'inviato di Euronews, Cyril Fourneris.

"Euronews continua il suo tour europeo: **dopo il Portogallo e la Spagna, siamo appena arrivati ​​in Francia...**siamo al casello di Boulou, vicino al confine con la Spagna, un punto di passaggio emblematico bloccato dai Gilet Gialli negli ultimi mesi. Ma oggi questo ingorgo non è causato dai Gileti Gialli, ma sono i doganieri che protestano, per migliori condizioni di lavoro, soprattutto nel contesto della Brexit".

Altro che sciopero: doganieri troppo...zelanti

Lo hanno definito "sciopero dello zelo". Ma, al contrario, i doganieri fanno il loro lavoro, molto attentamente, troppo attentamente. E lo fanno apposta, per provocare code. Controlli minuziosi per evidenziare i rischi della Brexit. Un sovraccarico di lavoro per il quale la dogana non è pronta, secondo i sindacati.

"L'ufficiale doganale torna in prima linea"

"È una specie di rinascita delle frontiere, dal momento che i controlli di confine sono nuovamente importanti e l'ufficiale doganale torna in prima linea".
Jean-Christph Albrich
Sindacalista

"E' una specie di rinascita delle frontiere, dal momento che i controlli di confine sono nuovamente importanti e l'ufficiale doganale torna ad essere in prima linea", spiega Jean-Christophe Albrich, Sindacalista CGT Pyrénées-Orientales.

"La Brexit avrà impatti economici e sulla sicurezza del territorio. Economicamente, da 2 a 3 milioni di dichiarazioni registrate in più rispetto ad ora e a livello di sicurezza territoriale ci saranno i controlli dei passeggeri. Siamo all'interno di un fatto di cronaca che per noi rappresenta la goccia d'acqua che fa traboccare il vaso", continua il sindacalista.

Il sindacalista Jean-Christophe Albrich durante l'intervista a Euronews.

Calais e Dunkerque, le zone più a rischio

In caso di "Hard Brexit", i funzionari doganali nel sud della Francia si stanno preparando per aiutare a nord i loro colleghi di Calais e Dunkerque - vicini al Canale della Manica -, ma i sindacati stanno aspettando un segnale forte dalle autorità.

"Manchiamo di personale e mezzi"

"La dogana oggi è in pericolo perché manca di personale e di mezzi. Chiediamo un aumento dell'organico, che invece è stato ridotto anno dopo anno, in particolare con la soppressione di un posto di lavoro da doganiere ogni giorno per diversi anni consecutivi", aggiunge Meritxell Stoecklin, altra sindacalista CGT.

Meritxell Stoecklin, sindacalista.

700 assuzioni e 14 milioni di investimenti: ma i sindacati vogliono di più

Il Ministero francese delle Finanze ha già annunciato 700 assunzioni e 14 milioni di euro di investimenti. Ma per i sindacati non è ancora abbastanza.
Avvicinandosi alla scadenza-Brexit del 12 aprile, credono di avere altre carte da giocarsi...

Dogana al lavoro.

Link Utili
- Tutte le tappe del Road Trip Europe

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

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