Algeria: Bouteflika si arrende, l'anziano presidente si è dimesso

Abdelaziz Bouteflika ha presentato le sue dimissioni da presidente dell'Algeria al Consiglio Costituzionale. Ad annunciarlo questo martedì sera è stata l'agenzia di stampa di Stato APS.
Washington ha reagito subito alla notizia: "Ora tocca agli algerini decidere come gestire la transizione".
Bouteflika lasciato da solo, il sistema di potere a pezzi
Poche ore prima, l**'esercito algerino aveva reclamato le dimissioni "immediate" dell'anziano e malato presidente**, definito "non più in grado di governare". La scorsa settimana Ahmed Gaïd Salah, Capo di Stato maggiore, aveva chiesto che venisse avviata una procedura di impeachment, facendo riferimento all'Articolo 102 della Costituzione algerina, che consente di allontanare dal potere il presidente, in caso di infermità inabilitante. In seguito era toccato a un fedelissimo del presidente algerino: Ahmed Ouyahia, ex premier e leader del RND, partito-membro dell'alleanza di governo. Segno che il sistema di potere nel Paese nordafricano - e il circolo ristretto di persone che si ritiene abbia esercitato il potere negli ultimi anni - si stava sgretolando pian piano.
La voce del popolo è stata ascoltata
Nelle ultime settimane manifestazioni di piazza chiedevano all'82enne, infermo per un ictus da 6 anni, di rinunciare alla poltrona presidenziale, dopo che lo stesso Bouteflika si era ricandidato per un quinto mandato, in vista delle elezioni - inizialmente previste per il 18 aprile e in seguito rimandate a data da destinarsi -. Neanche il rinvio e la rinuncia di Bouteflika, al potere ininterrottamente dal 1999, avevano calmato il popolo algerino, che temeva una semplice proroga a tempo indeterminato del quarto mandato presidenziale. E le proteste antigovernative non si erano limitate al solo Paese africano. La comunità algerina internazionale è scesa in piazza un po' ovunque, per far sentire la propria voce.