Ventesima tornata di manifestazioni nel sabato di fine marzo.
Una protesta tenace per alcuni, pervicace per altri: ventesima tornata di manifestazioni per i gilet gialli nel sabato di fine marzo.
Come in altre occasioni, la Francia si blinda al passaggio dell'onda canarino: in alcune città, come Avignone e Rouen, i cortei sono stati vietati per evitare una nuova escalation di violenza.
A Parigi ai manifestanti non è stato permesso di sfilare sul viale degli Champs-Élysées, in precedenza e spesso teatro di devastazioni.
I gilet gialli hanno dunque iniziato la loro marcia da diversi punti strategici della città con l'intento di riunirsi al Trocadero, l'area monumentale di Parigi situata sulla riva della Senna. Rivendicazioni, le stesse: per una politica più equa e a sostegno dei lavoratori a basso reddito.
Secondo i manifestanti, in avvio di mandato il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dato priorità ai tagli fiscali a favore delle imprese, rispetto alle misure destinate alle fasce deboli della popolazione. Una definizione delle priorità che ha alimentato la nascita del movimento di protesta.