Venerdì il presidente ha scritto in un tweet di avere ordinato il ritiro di presunte nuove sanzioni imposte dal Tesoro, in realtà mai annunciate. Funzionari del governo hanno spiegato che Trump si riferiva in realtà a sanzioni che avrebbero dovuto essere annunciate nei prossimi giorni.
Un tweet che ha creato non poca confusione. È quello postato venerdì da Donald Trump, che ha annunciato il ritiro di presunte nuove sanzioni imposte in giornata dal Dipartimento del tesoro alla Corea del Nord.
Presunte perché, come hanno fatto subito notare tutti i media americani, il Tesoro venerdì non aveva annunciato alcuna nuova sanzione nei confronti della Corea del Nord.
Un errore che ha fatto presumere che il presidente si riferisse in realtà alle sanzioni, quelle sì reali, imposte il giorno prima a due compagnie di spedizione con sede in Cina che avrebbero aiutato la Corea ad aggirare le sanzioni americane.
Funzionari del governo hanno spiegato più tardi che il presidente si riferiva in realtà a future sanzioni che avrebbero dovuto essere annunciate nei prossimi giorni.
Un malinteso che ha ribadito la differenza di vedute sui rapporti con Pyongyang all'interno dell'amministrazione americana.
Mentre il presidente ritiene che le sanzioni non siano necessarie, il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton ha detto che le sanzioni del tesoro di giovedì sono "importanti".
Giovedì, commentando le sanzioni alle due compagnie di spedizione, Bolton aveva scritto in un tweet che "l'industria marittima deve fare di più per fermare le pratiche di spedizione illegali della Corea del Nord".