Spagna, un rifugio per Maduro?

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Di Alberto De Filippis
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Strane manovre dopo le dichiarazioni di Elliott Abrams e la nuova missione caribica dell'ex premier spagnolo

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José Luis Rodríguez Zapatero pezzo centrale di una complicata partita che potrebbe portare alla soluzione del problema venezuelano. Forse anche con un rifugio dorato a Torremolinos, vicino Malaga, per il presidente chavista Nicolas Maduro. L'ex premier spagnolo è di nuovo a Caracas dove ha cercato di svolgere un ruolo di mediatore. Un ruolo criticato da molti, tanto che il governo di Madrid ha disconosciuto questo suo ultimo impegno. Zapatero è stato accusato di pesanti simpatie per Maduro, ma la sua ultima missione potrebbe riportarlo al centro della scena. 

Questo dopo che Elliott Abrams, che nell'amminstrazione Trump è incaricato del dossier Venezuela, in un'intervista a el Pais, aveva ammesso che la Spagna potrebbe essere una destinazione per alti esponenti chavisti in cerca di un buen retiro se ci dovesse essere un pesante cambio politico nel paese. 

Un'ipotesi, certo, ma è impossibile che Abrams abbia fatto queste affermazioni a cuor leggero. Questo mentre nella notte il Sebin, la polizia politica chavista, ha arrestato stretti collaboratori di Juan Guaidó, fra cui Roberto Marrero, una sorta di manodestra del leader dell'opposizione venezuelana. 

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