Caso Skripal: May un anno dopo a Salisbury

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Di Euronews
Caso Skripal: May un anno dopo a Salisbury

È passato un anno dall'avvelenamento con gas nervino, di tipo Novichok, della spia russa doppiogiochista Sergei Skripal e sua figlia Yulia a Salisbury. Ma sono poche le novità. L'indagine è ancora aperta, con il Cremlino che continua a respingere le accuse del Governo britannico, che lo ha additato come mandante.

Ewan Hope, figlio di Dawn Sturgess, la donna inglese uccisa dopo essere entrata in contatto con la sostanza chimica qualche settimana dopo, ha chiesto a Vladimir Putin di acconsentire all'interrogatorio dei due cittadini russi sospettati dalla polizia britannica. Ha anche detto che la sua famiglia è stata abbandonata dalle autorità suo Paese.

Theresa May ha fatto visita a Salisbury alle attività commerciali del centro, elogiando la capacità degli abitanti di risollevarsi e rilanciare il turismo in città. Solo negli ultimi giorni sono state completate le operazioni di pulizia degli spazi potenzialmente contaminati.

"È un meraviglioso posto, dovete venirci", ha affermato la Premier, che tuttavia si è resa protagonista di una gaffe con il tweet che annunciava il suo viaggio in città, in cui veniva postata la cattedrale di Bath invece che quella di Salisbury.

Alexander Petrov and Ruslan Boshirov, sospettati dell'attacco, hanno dichiarato di essere innocenti, e che erano nel Regno Unito come turisti. Mosca ha ribadito che si tratta di privati cittadini e non di membri dell'intelligence militare russa, e che il caso è oggetto di un'indagine.

"Abbiamo chiesto cosa è avvenuto esattamente a Salisbury", ha detto Maria Zacharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, "Volevamo dettagli su tempi, luoghi, circostanze, testimoni, azioni intraprese. Sono domande semplici che, senza risposte ufficiali, ci impediscono di andare avanti".

Gli Skripal vennero trovati privi di coscienza su una panchina il 4 marzo. Il Regno Unito non ha avuto dubbi a puntare il dito contro la Russia, perché il Novichok rientra in un gruppo di agenti nervini che furono sviluppati dall'Unione Sovietica negli anni Settanta e Ottanta.