Cittadini e opposizioni: "Vogliamo elezioni libere e democratiche"
Una marcia oceanica quella dei cittadini serbi che sabato sono tornati in strada, a Belgrado, per la 13esima settimana di fila. Protestano contro il presidente della Repubblica Aleksandar Vučić, e il governo nazional conservatore in carica dal 2014, guidato dal Partito Progressista Serbo, di cui Vučić è anche il fondatore.
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Le manifestazioni sono iniziate dopo il pestaggio di un leader dell'opposizione, Borko Stefanovic, e si sono diffuse in tutto il Paese.
Il Presidente è accusato di limitare con metodi autoritari i diritti delle opposizioni, così difficilmente conquistati dopo i conflitti degli anni Novanta. Di fronte alle richieste di dimissioni, Vučić ha dichiarato che non le avrebbe accontentate "neanche se fossero stati 5 milioni di persone" per le strade. Da qui il nome delle marce di protesta, #1of5million.
"Boicotteremo ogni appuntamento con le urne finché in Serbia non saranno garantite trasparenti e libere elezioni" dicono le minoranze.