Davide contro Golia: la sfida alla Monsanto in tribunale

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Di Stefania De Michele
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La denuncia di un agricoltore francese: "Mi sono ammalato a causa di un erbicida"

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Dice di essersi ammalato dopo aver inalato i vapori del diserbante Lasso nel 2004; nel 2012 e 2015 i giudici hanno ritenuto Monsanto responsabile della patologia.

Adesso Paul Francois, agricoltore di 55 anni, che soffre di problemi neurologici, torna davanti ai magistrati in corte d'appello a Lione, dopo il ribaltamento delle sentenze precedent.

"Questo prodotto - dice Francois - è stato vietato a metà degli anni '80, in Canada perché era pericoloso e la Monsanto non poteva ignorare questa decisione e, quindi, non poteva ignorare che il diserbante fosse pericoloso, ma hanno deciso di commercializzarlo, consapevolmente".

Perdite di memoria, emicranie e problemi di linguaggio: Paul Francois elenca i sintomi della sua patologia e accusa Monsanto di non aver specificato la pericolosità del prodotto sull'etichetta.

Il diserbante sotto accusa è stato bandito in Francia nel 2007 dopo che il prodotto era già stato ritirato in altri paesi, ma per i legali di Monsanto non c'è addebito.

Dice l'avvocato del colosso agrochimico: "La natura delle patologie invocate da Paul Francois non esiste, non siamo noi a dirlo, sono i giuristi ed è facilmente verificabile leggendo la perizia. Nessuna colpa può essere attribuita alla Monsanto".

Con la sua battaglia Paul Francois, è diventato uno dei volti in Francia e in Europa della lotta contro l'uso di pesticidi. Ma l'agricoltore francese non è l'unico ad aver denunciato. Negli Stati Uniti, più di 8.000 azioni legali sono già state intentate contro Monsanto.

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