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'Ocean Sapphire' esplora i fondali dell'Oceano Indiano

'Ocean Sapphire' esplora i fondali dell'Oceano Indiano
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Di Giulia Garofalo
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La 'Ocean Sapphire' nave con sommergibili che porterai ricercatori britannici del Necton Group di Oxford alla scoperta dell'Oceano Indiano, in una missione di mappatura dei fondali marini attorno alle coste delle Seychelles. Un progetto innovativo della durata di 3 anni.

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A bordo dell_**'_Ocean Sapphire**, una nave che trasporta sommergibili, i ricercatori e scienziati britannici del Necton Group di Oxford inizieranno il loro viaggio alla scoperta dell'Oceano Indiano, salpando dal porto di Brema, con la missione di mappare i fondali marini attorno alle coste delle Seychelles. Il progetto avra durata di 3 anni, a partire da marzo.

A 300 metri di profondita, si invieranno robot telecomandati, utilizzando anche misuratori più piccoli, posizionati a una profondità di 2000 metri,

Un'operazione ambiziosa e altamente innovativa.

"Ricerche di questo tipo non ci sono mai state, intorno alle Seychelles, non sappiamo quindi cosa sarà visibile", ha spiegato Alex Rogers, professore dell'Oxford University.

Gli scienziati sperano di trovare nuove specie e ottenere informazioni più accurate sulle conseguenze dei cambiamenti climatici. L'aspetto curioso è che tutti potranno seguire la missione di Ocean Sapphire via internet, grazie ai video dei subacquei e alle immagine raccolte con la tecnologia e altri dispositivi dei sommergibili.

"La natura è un'unità complessa. Se facciamo del male a qualcosa, non sappiamo quale sarà l'effetto. E se facciamo troppi danni, un giorno il disastro ecologico ci rendera tutto" - cosi' ha commentato il celebre divulgatore scientifico inglese, David Attenbourough, noto pioniere dei documentari naturalistici che ha contribuito a sostenere l'attività dei ricercatori di Oxford.

Le autorità e gli esperti ambientali dell'arcipelago delle isole Seycelles sono particolarmente impegnati nella protezione dell'ambiente, realtà che guadagna ingenti introiti non solo dal turismo ma anche dalla produzione di petrolio. Il 30% delle acque (tanto cristalline alla vista) delle Seycelles è stato completamente pulito, ma l'aumento della temperatura continua a distruggerne i preziosi coralli.

I risultati della ricerca saranno presentati ad una conferenza programmata per la fine del 2021 nelle Seychelles.

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