Nekton: alla scoperta degli abissi

Nekton: alla scoperta degli abissi
Di Paola Cavadi

Per la prima volta l'uomo arriva a esplorare le profondità dell'Oceano Indiano, a circa 500 metri sotto il livello del mare. Una zona grigia mai esplorata prima, in cerca di risposte sulle condizioni di vita a quelle profondità e sugli effetti del riscaldamento climatico.

Una missione senza precedenti: alla scoperta di una zona inesplorata del pianeta, negli abissi dell'Oceano Indiano. A guidarla, nell'atollo Alphones delle Seychelles sono gli scienziati della Missione Nekton: un sommergibile dotato di telecamere ha toccato gli abissi alla profondità di 500 metri sotto il livello del mare, alla ricerca di informazioni sulle condizioni di vita, ma anche, perchènno', di forme di vita mai incontrate fino ad ora.

"Questa è la prima volta che qualcuno fa una cosa del genere - spiega la capomissione Lucy Woodall - ed è importante per 3 ragioni: la prima è che abbiamo bisogno di dati di base, capire come le comunità e gli ambienti cambiano nel tempo: secondo: le informazioni ottenute saranno utilizzate direttamente qui alle Seychelles per pianificare al meglio lo spazio e consentire una gestione sostenibile delle acque. terzo: i dati e le informazioni saranno disponibili agli scienziati di tutto il mondo attraverso un database ad accesso libero. "

L'ecosistema dell'Oceano Indiano subisce già gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale. Le immagini raccolte attraverso un satellite che collega il sommergibile alla nave madre, sono trasmesse in diretta sul sito della Missione.

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