Zimbabwe: scontri e violazioni dei diritti civili

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Di Stefania De Michele
Zimbabwe: scontri e violazioni dei diritti civili

È trascorso un anno dal passaggio di consegne ma - finita l'era Mugabe - lo Zimbabwe è un Paese tutt'altro che pacificato.

Le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani denunciano l'uso eccessivo della forza da parte del governo del presidente Emmerson Mnangagwa per reprimere le proteste in corso contro il carovita e l'aumento dei prezzi del carburante.

Il governo ha anche imposto ai principali server del Paese di staccare la connessione Internet.

Le rivolte - divampate il 14 gennaio scorso - sono sfociate in centinaia di feriti e in almeno 10 morti.

Nei giorni scorsi agenti armati di kalashnikov hanno prelevato da casa e arrestato il pastore Evan Mawarire - tra i leader delle manifestazioni contro l'ex dittatore Mugabe - accusato di aver dato il via alle proteste di piazza.

Il pastore Evan Mawarire