Sotto la superficie, i giovani ucraini si preoccupano del loro Paese e del proprio futuro: oggetto dei timori sono le nuove tensioni con la Russia, ultime di una lunga sfilza
Lontano dalle recenti schermaglie nello stretto di Kerch,la città di Kiev appare sostanzialmente calma.
Qui non vige la legge marziale, e le persone portano avanti la loro vita quotidiana come al solito.
Tuttavia, sotto la superficie, i giovani ucraini si preoccupano del loro Paese e del proprio futuro.
Oggetto dei timori sono le nuove tensioni con la Russia, ultime di una lunga sfilza.
"Quando sento parlare della legge marziale tra Ucraina e Russia - dice questa studentessa 19enne _- per me non è chiaro, anzitutto propendo per la pace, come la maggior parte dei cittadini, la situazione ora ha un impatto negativo nei due Paes_i".
"Questo è un problema di Ucraina e Russia, direi alle autorità che noi dobbiamo andare per la nostra strada: non controlliamo il nostro Paese, siamo gestiti da Europa, Germania, Stati Uniti, è questa la mia opinione".
Alla domanda se sia realistica un'invasione russa via mare ipotizzata da Poroshenko, Alexandr, 25 anni, risponde:
"Non ho mai avuto paura di questo, sapevo che i russi non ci avrebbero mai attaccato, perché prima di tutto non è vantaggioso per loro, oltre che per noi".
Damon Embling, Euronews:
"L'Ucraina e la Russia si accusano a vicenda per quello che è successo in mare. Vladimir Putin accusa i marinai ucraini sequestrati di aver attraversato illegalmente il confine russo e il Presidente dell'Ucraina di voler incrementare il successo elettorale alle prossime elezioni.
Poroshenko, intanto, accusa Mosca di aver violato la legge internazionale ed ha avvertito la Russia che pagherà un prezzo pesante se l'Ucraina sarà attaccata".
Il Presidente ucraino ha rispedito al mittente le accuse secondo le quali l'ingresso delle navi nel condiviso Mare di Azov fosse in realtà una provocazione.
La legge marziale, imposta in dieci regioni ucraine, prevede che gli uomini russi di età compresa tra i 16 ei 60 anni non possano entrare nel Paese.
Ma tutto questo mette l'Ucraina sul piede di guerra?
Taras Berezovets, analista politico:
"Speriamo di vedere più navi della NATO nel Mar Nero, nessuno vuole una guerra aperta con la Russia, compresa la NATO: ebbene, nemmeno l'Ucraina vuole entrare in guerra con la Russia".
Le ultime sfuriate tra i due Paesi hanno dato adito ad una serie di allarmi internazionali, la gente a Kiev ora spera in un disgelo nelle tensioni e nel ripristino di una più o meno pacifica "convivenza".