Dal 2013 al 2018 i responsabili dell'area scouting del club transalpino utilizzavano criteri etnici nelle schede di valutazione
'Francesi', 'magrebini', 'delle Antille', 'africani'. Dal 2013 al 2018 i responsabili dell'area scouting del Paris Saint-Germain hanno utilizzato illegalmente criteri etnici, nelle schede di valutazione dei giovani giocatori. E' quanto emerge dai cosiddetti Football Leaks, che stanno sconvolgendo il mondo del pallone.
Il club parigino ha confermato l'esistenza di questi formulari, sottolineando però che la direzione non ne era a conoscenza.
"Per noi è un tradimento e siamo scioccati", dichara Jean-Claude Blanc, direttore generale del Psg. "L'indagine interna in corso svelerà chi ha fatto cosa e cosa è successo in questa rete di osservatori, composta da una quindicina di persone, che su richiesta del loro responsabile hanno integrato questa nozione nei formulari. L'indagine interna sarà seguita da sanzioni per i collaboratori che ancora oggi fanno parte del club, perché la maggior parte delle persone coinvolte ha già lasciato il Psg".
Il caso Yann Gboho
La polemica esplose internamente al club nel 2014, quando uno dei responsabili dell'area scouting, Marc Westerloppe, frenò sul reclutamento di un giovane talento ivoriano, Yann Gboho, sostenendo che il Psg "aveva già troppi giocatori delle Antille e africani".
Il club transalpino rischia ora sanzioni disciplinari e penali.